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''Al Frangipane ancora molte carenze'', la nota di Cittadinanza Attiva

La nota del Responsabile Assemblea territoriale, Dott.ssa Cristina D’Amico, e del Responsabile TDMRegione Campania Dott. Michele Gelormini

ospedale


Abbiamo ottimisticamente sperato che superata la fase acuta del COVID 19 e la  conseguente ZONA ROSSA, almeno per la sanità, tutto sarebbe cambiato in meglio.L’ottimismo era giustificato considerando che una parte delle carenze di apparecchiature è stata superata con donazioni (ambulanze di tipo “A”, apparecchiature per eseguire in urgenza i tamponi soprattutto nei giorni festivi e pre festivi, etc.);  che alcune carenze di personale si sono superate con tardive assunzioni a tempo determinato; che alcune procedure concorsuali, avviate già da diversi anni, sembravano giunte a soluzione; che la Regione aveva deliberato i riparti sia per l’art.20 che per la radioterapia, e che aveva  completato l’emanazione della normativa per il riordino della sanità ospedaliera e territoriale.

Rileviamo, invece, che molte carenze e deficienze, sia del DEA di 1^ livello che del Distretto Sanitario, sono rimaste inevase, e che, da parte della Direzione Strategica della ASL, a riscontro di continui tentativi di fattiva collaborazione da parte della associazioni di tutela dei cittadini, continua un atteggiamento di chiusura, di mancato riscontro alle numerose segnalazioni e di emanazione di provvedimenti difformi dalle normative regionali e nazionali.Evidenziamo alcune segnalazioni a cui non abbiamo ricevuto riscontro:

a)Per le liste di attesa il Piano Nazionale Gestione Liste di Attesa (PNGLA) stabiliva, al primo punto degli obblighi a cui dovevo provvedere le ASL, nell’attuare i propri programmi attuativi aziendali, l’individuazione degli AMBITI TERRITORIALI DI GARANZIA (ATG) nel rispetto del principio di prossimità e raggiungibilità. La ASL AV ha scelto di individuare quale Ambito e Percorso di Garanzia (APG) l’intero territorio della stessa ritenendo di garantire, in questo modo, equità di accesso a tutta la popolazione sia a quella che risiede in prossimità di strutture erogatrici di prestazioni sanitarie sia a quella obbligata a coprire distanze di oltre 50 Km perché residente in località che, tra l’altro, non sono serviti da efficienti servizi pubblici di trasporto.Nonostante il maldestro tentativo di aggirare la normativa le liste di attesa si allungano a discapito dei pazienti.

b) Per i testi rapidi dei tamponi per il COVID, dopo il tardivo approvvigionamento di idonea attrezzatura assegnata sia al DEA  di 1^ liv. di Ariano che al P.O. di S. Angelo dei Lombardi, si riscontra che i tamponi vengono eseguiti solo al “Criscuoli” di  S. Angelo con allungamento dei tempi, aggravio di spese per il trasporto delle provette, e con snervante attesa dei pazienti e dei loro accompagnatori per conoscerne l’esito;

c) L’Unità Operativa Semplice Dipartimentale (UOSD) di Medicina trasfusionale presso il P.O. Frangipane, dopo i lavori realizzati per ottenere l’accreditamento, per carenza di personale rischia di ritornare ad essere classificate come semplice Unità di Raccolta Sangue.

d) la carenza di personale aggravata dalla circostanza che alcuni concorsi non sono stati portati a termine (Direttore Sanitario del P.O. iniziato nel 2018) e che altri sono stati espletati in ritardo rispetto ad altre Strutture Sanitarie sta aggravando la qualità delle prestazioni e la momentanea chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia.

Si ricorda, infine, a chi in buona fede e solo per non conoscenza di norme, che il DM 70/2015 stabilisce che tra i servizi indispensabili per poter classificare una struttura ospedaliera come DEA di 1^ vi è il Servizio IMMUNOTRASFUSIONALE, da non confondere con l’unità di raccolta sangue, e quello di OSTETRICIA.Per quanto espresso si chiede un urgente incontro.

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