Sindaci, attivisti, produttori vitivinicoli, tanti aspiranti consiglieri regionali, tutti uniti per dire no alla realizzazione del biodigestore a Chianche. Nel mirino c'è soprattutto l'Ato Rifiuti, l'autorità che ha dato il via libera alla costrizione dell'impianto nell'area del greco di Tufo. Sotto un sole battente, in piazza libertà, i manifestanti hanno ribadito ancora una volta i motivi della contrarietà al sito individuato per il trattamento dell'umido: dalla viabilità precaria ai miasmi fino alla necessità di tutelare un'area a vocazione agricola e paesaggistica.
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