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Bullismo, Falco (Corecom Campania): “Aiutare vittime e aguzzini dai disturbi da stress post traumatico”

D’Amelio: “Azione di prevenzione importante, proseguiremo senza sosta per arginare fenomeno dilagante”.Don Gerardo Ruberto: “Nei piccoli centri il fenomeno ha effetti devastanti sulla comunità”Nuovo appuntamento di @scuolasenzabulli all’Oratorio "Santa Maria Stella del Mattino" di Vallata 

VALLATA (AV) - “Vittime e aguzzini dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo in molti casi presentano alla stessa maniera disturbi da stress post traumatico. Lo studio pubblicato negli ‘Archives of Disease in Childhood’ è un monito importante. Bisogna agire sulla prevenzione per sottrarre giovani vite a problemi che trascineranno con loro per tutta la vita. Dal lavoro dei ricercatori è emerso che ‘le vittime continuavano a mostrare una quantità ben maggiore di sintomi da PTSD rispetto agli autori dei gesti ed erano caratterizzati da più pensieri intrusivi e comportamenti di evitamento’. Ma gli stessi sintomi sono spesso presenti in modo significativo anche negli aggressori. Abbiamo il dovere di informare e tutelare i nostri giovani da comportamenti che hanno effetti assolutamente negativi prima di tutto nei loro stessi confronti”. Queste le parole del presidente del Corecom Campania, Domenico Falco a margine del webinar “@scuolasenzabulli” organizzato dal Comitato Regionale per le Comunicazioni e che ha visto la partecipazione degli animatori del centro estivo promosso dall’Oratorio Santa Maria Stella del Mattino di Vallata (Avellino).Rosa D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, ha ribadito l’importanza di agire preventivamente: “Proseguiremo senza sosta questa campagna di prevenzione insieme al Corecom per arginare un fenomeno oramai dilagante. L’esperienza maturata in questi anni ci ha insegnato che laddove siamo riusciti a dare informazioni corrette e disponibilità a interagire, vi sono stati risultati molto positivi. Un fattore che ci spinge a proseguire con rinnovato entusiasmo”.Per don Gerardo Ruberto, promotore dell’Oratorio, il confronto con le istituzioni su questi temi è sempre fondamentale: “Si può pensare che i piccoli centri siano immuni da questi fenomeni ma non è così. Anzi, proprio nei piccoli comuni questi atti hanno un effetto devastante sulla comunità. Questi confronti sono importanti per prevenire queste situazioni. Dobbiamo responsabilizzarci tutti”.Anche in quest’appuntamento Ivana Nasti, direttore del servizio ispettivo dell’Agcom, e il Rotary club Napoli Angioino, presieduto da Lucio Marcello Misha Falconio, hanno offerto il loro contributo alla discussione e all’approfondimento di alcuni aspetti dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.L’avvocato Valentina Varano ha ricordato come si tratti di veri e propri reati dal 2017 e che gli autori rischiano misure severe subendo un processo penale che si può concludere con misure restrittive della libertà. La psicologa e psicoterapeuta Giovanna D’Apolito ha posto invece l’accento sul ruolo che il gruppo può giocare nel prevenire e nell’arginare il bullo. Occorre la partecipazione di tutti, anche di quelli che normalmente tacciono e con il loro comportamento, nei fatti, danno sostegno al bullo di turno.

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