Finisce nel peggiore dei modi la contesa per la presidenza della Camera di Commercio di Avellino. Nessuno tra i due che si sono sfidati al ballottaggio ha raggiunto il quorum dei 15 voti necessari per succedere a Costantino Capone. Oreste La Stella, direttore di Confcommercio, si è fermato a quota 14, mentre Federica Vozzella, in corsa per Confindustria, ha raccolto 12 voti. L'ente sarà così inevitabilmente commissariato dalla Regione Campania, peraltro in una fase delicata e di transizione, visto che a breve la Camera di Avellino dovrà fondersi con quella di Benevento. Prima del voto i due candidati si sono sfidati a colpi di pareri legali e sentenze. Vozzella ha sostenuto che La Stella era ineleggibile perchè al quarto mandato nella giunta della Camera di commercio; dal canto suo La Stella si è richiamato ad un altro parere legale che lo dichiara candidabile ed eleggibile. Non solo, la Stella si è detto pronto a contestare il quorum dei 15 voti necessari per l'elezione, sostenendo, come dice una sentenza del Tar Lombardia, che ne basterebbero 14, quelli che cioè ha raccolto lui. In ogni caso sia la camera di commercio che le associazioni escono da questa vicenda divise e frammentate. Sarà difficile ricomporre una rottura che è profonda e trasversale. GUARDA L'INTERVISTA A COSTANTINO CAPONE