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Dopo i Tribunali la scure dei tagli colpisce prefetture e Forze dell'Ordine: ecco chi rischia

prefettura

Dopo l’allarme soppressione o accorpamento dei tribunali cosiddetti minori, per i quali si sta conducendo una lotta soprattutto laddove sono considerati presidi di legalità necessari per evitare infiltrazioni di stampo criminoso perché territori confinanti con quelli dove la camorra è  in agguato, oggi l’attenzione si sposta sulle Prefetture. Ebbene sta per essere attuato dal governo un nuovo piano di risparmi da 30milioni per accorpare 25 o 30 prefetture su 103. L’obiettivo  ovviamente è quello di ridurre di circa 13 miliardi, entro il  2013, le uscite dei ministeri e contenere gli sprechi. Dunque il ministero ha adottato un piano in nome del risparmio, che prevede la graduale eliminazione di un dirigente del Viminale ogni 4, il declassamento di alcune sedi, l’accorpamento di molti servizi e la riduzione delle Prefetture. Nel senso che quelle più piccole e quelle delle province più  di recente istituzione saranno inevitabilmente chiuse, cioè il Prefetto sarà sostituito da uno sportello per i servizi al pubblico. Ogni accorpamento di Prefetture dovrebbe garantire un risparmio di un milione. Il ministero dovrebbe farsi carico anche di una parte  della riorganizzazione degli uffici periferici dello Stato che saranno accorpati con risparmi di centralinisti, portieri e spese sia di riscaldamento che telefoniche. Nell’ambito del programma che prevede numerosi tagli, finiscono anche le forze dell’ordine e, dunque, i sette corpi cui è affidata la sicurezza: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Guardia Costiera, Polizia Penitenziaria e Direzione Antimafia. Ebbene molte sovrapposizioni verranno ridotte e le polizie potranno gestire di comune accordo alcuni settori di loro competenza. L’attenzione ora si sposta sulla Prefettura di Avellino, anche se per il momento non dovrebbero esserci delle preoccupazioni notevoli. Resta alta però la preoccupazione per i due Tribunali di Ariano e Sant’Angelo essendo considerati, sempre secondo il programma da attuare dal ministro della giustizia Paola Severino,uffici di provincia che offrono un livello di produttività bassissimo e con il cui ridimensionamento si potrebbe guadagnare più di 80 milioni di euro l’anno e circa 28 per i giudici di pace. Ad Ariano mobilitazione generale è massima, tanto che il sindaco Mainiero e il Presidente dell’ordine degli avvocati Carmine Monaco, nei prossimi giorni, coinvolgeranno tutte le sigle sindacali della giustizia per un cammino comune  difesa del palazzo di giustizia arianese.

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