Sembrava certa la data del 31 maggio, e invece le elezioni regionali potrebbero slittare ancora, fino a domenica sette giugno. Interessate dall’election day, 7 regioni, tra cui la Campania, e 515 comuni. Il possibile slittamento di una settimana è dovuto ai timori per la bassa affluenza. Il 31 maggio è infatti la domenica che precede il 2 giugno. Insomma, un bel ponte dove molti italiani preferiranno una gita fuori porte alle urne. Da qui l’idea di votare il 7 giugno.  Se così fosse, sarebbe una buona soluzione per i partiti, ancora in alto mare sul fronte delle alleanze. In campania ci sarebbe un po’ di tempo in più, ad esempio, per far tornare il sereno tra Partito Democratico e Sel. Il candidato Vincenzo De Luca si è dato ancora qualche giorno per chiudere il capitolo coalizione. Assicuratosi l’appoggio di Scelta Civica, resta da convincere Sinistra Ecologia e Libertà, che più volte si è detta contraria a sostenere l’ex sindaco di Salerno. L’accordo, però, passa più per Roma che per Napoli. Contatti sono in corso tra il vicesegretario Guerini e il leaderdi Sel Nichi Vendola. Già cinque anni fa, Sinistra Ecologia e Libertà, dopo i dubbi iniziali, finì per appoggiare De Luca. Il dialogo è aperto, anche perché Sel, dopo il rifiuto di molti potenziali candidati, si trova nell’angolo. Hanno detto no ai vendoliani già in quattro: l’assessore al comune di Napoli Nino Daniele, il penalista  Mimmo Ciruzzi, lo scrittore Maurizio De Giovanni, il docente universitario Alberto Lucarelli. L’intesa potrebbe essere favorita dall’allontanamento dell’Nuovo Centro Destra, che ormai veleggia a vele spiegate verso il patto elettorale con Caldoro.