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Emergenza bullismo, metodi e approcci per combattere il fenomeno

NAPOLI – Il bullismo è ormai diventata una problematica alla quale si cerca di dare una risposta concreta da più parti. Il parlamento, con la proposta di legge in discussione, ma anche lo Stato in generale impegnandosi a far rispettare quelle norme già in vigore; le scuole, con presidi e professori in prima linea e con l’aiuto di figure specializzate come gli psicologi; gli organi di informazione, scegliendo i termini e le modalità adeguate per presentare gli episodi del quotidiano all’opinione pubblica. Di questo si è parlato al convegno sul bullismo e sul cyberbullismo svoltosi, per permettere la presenza di studenti adolescenti, nella sala conferenze dell’Istituto industriale Giordani-Striano di via Caravaggio. L’incontro, valido anche per la formazione continua obbligatoria dei giornalisti, ha proposto diversi punti di vista e diversi apporti sia metodologici che culturali: al tavolo dei relatori erano presenti, tra gli altri, la dirigente scolastica dell’istituto napoletano, la dottoressa Elena de Gregorio; il procuratore aggiunto di Benevento, Giovanni Conzo, che nella sua introduzione ai lavori ha ricordato come le dinamiche che si annidano all’interno del comportamento da bulli siano simili a quelle che si annidano negli atteggiamenti camorristici; il giornalista Mario de Rosa; e un colonnello ed un brigadiere dei Carabinieri, probabilmente le figure più impegnate in prima linea per provare a difendere ragazzi e ragazze che, sempre più spesso, si trovano in situazioni di difficile gestione sui social o su internet in generale.

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