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Il giorno più triste: addio Vincenzo, ucciso dal virus a 44 anni

È il giorno più triste per Ariano da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus. È morto ieri sera al Moscati di Avellino Vincenzo Gambacorta che con i suoi 44 anni è la più giovane vittima del virus in Irpinia. L’uomo, residente a Difesa Grande, lascia due figli e una moglie. Il 44enne, che era affetto da patologie pregresse, ma non così gravi, è morto a causa del Covid-19. Un nemico invisibile contro cui ha lottato per settimane ma che alla fine ha avuto la meglio. Ariano stamattina s’è risvegliata a lutto, attonita da una notizia che scuote profondamente la comunità. Vincenzo era molto conosciuto sul Tricolle. Uno dei primi messaggi arrivati in sua memoria è quello dell’ex sindaco Domenico Gambacorta, suo parente. “Hai lottato al Moscati fino all’ultimo contro questo male terribile - scrive l’ex primo cittadino - Un grande dolore per tutti. Addio Gigante. Addio Enzino”.

La morte del 44enne è la 22esima sul Tricolle. Ancora fermo a 148 invece il numero dei contagiati. Nessun caso è stato registrato ieri. L’Asl intanto ha avviato i test rapidi su tutti coloro che si trovavano in isolamento perché entrati in contatto con persone contagiate. Uno screening di massa che permetterà all’azienda guidata dalla Morgante di avere un quadro chiaro e preciso sulla portata del contagio. Situazione sotto controllo anche al Centro Minerva. In serata sono arrivati i risultati degli 84 tamponi effettuati su degenti e personale. Tutti negativi, eccetto una dipendente di Montecalvo Irpino che però non era rientrata in servizio da due settimane. E un segnale che la fase più critica dell’emergenza sia ormai passata arriva anche dal Frangipane.

Ieri c’è stato un vertice tra la Morgante il direttore ospedaliero Angelo Fieri, il primario di Terapia Intensiva, Maurizio Ferrara e i responsabili dei vari settori dell’Area Tecnica dell’Asl. Si va verso un ritorno alla normalità per il nosocomio del Tricolle, con una separazione tra l’area Covid e il resto dell’ospedale. L’attuale area Covid, che insiste su due livelli con 50 posti letto e che dispone di un reparto di terapia intensiva con sette posti e di sub intensiva con quattro, sarà trasferita nel vecchio padiglione, su un solo livello. I posti da allestire saranno 31. A cui aggiungere quelli della terapia intensiva e sub intensiva. Ovviamente, questi spazi non interferiranno né con il pronto soccorso, né con il resto dell’ospedale e disporranno di percorsi obbligati. Tra l’altro sarà realizzato anche un ascensore dall’esterno per rendere pienamente funzionale il reparto.

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