Che la situazione della Valle del sabato, dal punto di vista ambientale, fosse quanto meno preoccupante, era già noto. L’incendio della Novolegno, le polemiche che ne sono seguite, la paura per quel fumo denso sprigionatosi nell’aria, non ha fatto altro che riaccendere i riflettori su una delle zone più inquinate d’Irpinia. E così si è arrivati alla mobilitazione dei cittadini. L’obiettivo è costruire un unico fronte di Lotta da Borgo Ferrovia, dove c’è l’isochimica, fino al nucleo industriale di Pianodardine, sede di tante fabbriche e dell’impianto di Trattamento rifiuti, lo Stir, che rende l’aria irrespirabile. Non solo, c’è da ricordare che ad Arcella sono anche parcheggiate, ormai da anni, migliaia di Ecoballe. E così il comitato Ambiente e Salute chiama a raccolta i cittadini e in una nota scrive: “La drammatica emergenza ambientale che si sta vivendo soprattutto al quartiere di Borgo Ferrovia per la presenza delle tonnellate di amianto depositate nell’ex Isochimica, lo spaventoso incendio che mercoledì 11 giugno si è verificato ad Arcella, nello stabilimento della Novolegno, con la formazione di una coltre e densa nube nera che si è estesa tra Arcella, Prata P.U. e Pratola Serra, ha suscitato nella gente paura e rabbia, rappresentando l'ennesimo episodio di una scarsa, se non del tutto nulla attenzione alla sicurezza e alla salute dei cittadini che dura purtroppo da decenni”.
L’appuntamento è per domani pomeriggio presso il centro comunità di Arcella. Titolo dell’assemblea sarà ‘’Liberi di respirare’’. Ci saranno cittadini, ma anche i medici di base, perché sono troppi i casi di tumore registrati in zona.
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