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Irpinia, la mappa del contagio: virus in 17 comuni

Cresce anche in Irpinia il numero dei contagiati da Coronavirus. Con l'esito dei tamponi, diffuso ieri in tarda serata, i casi salgono a 56, 31 dei quali ricoverati al Moscati di Avellino, 3 al Rummo di Benevento, 1 al Cotugno. Gli altri sono in isolamento domiciliare.

Due i deceduti, un 66enne di Ariano e un 73 enne di Mirabella.

Ariano si conferma focolaio con ben 30 casi. Nuovi contagi si registrano in molti comuni, sono 17 quelli coinvolti. Primi infetti da covid a Flumeri e Villanova. E anche Solofra ha il suo primo caso di Coronavirus. Si tratta di un operaio del distretto conciario. Il sindaco Vignola su facebook rassicura che le sue condizioni al momento sono buone, l’uomo è ricoverato presso la città ospedaliera.

Nel capoluogo salgono a 3 i contagiati. L’ultimo è ancora una volta un giovane operatore del 118, collega dell’autista di 46 anni, primo contagiato della città di Avellino. Anche l’altro paziente del capoluogo è ricoverato al Moscati, ha 45 anni.

A Grottaminarda i casi sono due. Il sindaco ha disposto una nuova sanificazione e chiuso il mercato settimanale. Sospeso anche il mercato ortofrutticolo.

Misure straordinarie anche nel capoluogo, dove il sindaco Festa ha messo a punto un programma, con l'aiuto delle associazioni e del Piano di Zona, di sostegno ai cittadini che prevede la consegna di medicine e pacchi alimentari a domicilio e un call center per le persone in difficoltà.

Bloccati inoltre i tributi locali, in particolare la tassa sui rifiuti e la Tosap, e stanziati 100 mila euro per l'acquisto di mascherine e materiale di protezione.

Per fronteggiare l'emergenza nel capoluogo e non solo, c'è la proposta di Livio Petitto, esponente pd e già presidente del consiglio comunale, che in una nota rivolge  al Presidente della Regione l’invito a considerare l’opportunità di riconvertire in tempi rapidi la struttura dell’ex Ospedale “Maffucci” di Avellino in centro sanitario per le emergenze, oggi per il Covid-19, domani per un grande polo specialistico di settore. ''Il “Maffucci”, che è stato ristrutturato con investimenti di sicura consistenza - dice Petitto - continua a restare inutilizzato mentre si fa sempre più pressante la domanda di posti-letto dedicati esclusivamente alle emergenze. E’ una struttura che può servire l’intero territorio regionale e interregionale''.

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