Ci sono 13 milioni di euro a disposizione ma il Comune di Avellino deve dare risposte in poco tempo. A Palazzo Madama arriva la questione Isochimica. De Luca dopo il primo rinvio, è stato ascoltato in Commissione inchiesta morti bianche sui costi e i tempi della bonifica. Entro fine anno si pensa di riaprire il cantiere e la Regione è pronta a coprire l’intera spesa per la bonifica. Basterebbero i 13 milioni di euro previsti. Si chiedono però tempi celeri al Comune di Avellino e un cronoprogramma puntuale sulla bonifica dell’ex opificio. Se non ci dovessero essere risposte immediate, la Regione come co-custode dell’Isochimica è comunque pronta a farsi carico di tutto il lavoro e se è necessario ad affidarsi ad un esterno per la redazione dell’esecutivo. Sarà indetta cioè una gara esterna se il comune capoluogo continuerà ad allungare i tempi. Le risorse dunque ci sono e vanno recuperate all’interno di un piano regionale di 250 milioni per la bonifica delle aree di competenza regionale e che usufruirà dei fondi previsti nel Piano per il Sud. L’autunno prossimo è il periodo da prendere come riferimento per l’apertura del cantiere: sarà riqualificata tutta l’area e “non saranno eliminati solo i blocchi di cemento” – ha garantito De Luca. Entro novembre si può concludere la nuova gara ed affidare i lavori. La Regione intanto si sta attivando per rilanciare il registro tumori e per migliorare il monitoraggio delle Asl.
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