Quell'insegna che troneggia lungo la fondo Valle Ufita dovrà esser tolta e sostituita. Al posto del logo Irisbus sarà istallato il nuovo: IIA acronimo Industria Italiana Autobus. Cambia il nome, ma è il risultato che conta:  l’area industriale tornerà ad essere animata. Il piano industriale presentato ieri pomeriggio al Mise esplicita che l’IIA sarà un player che integra tutta la catena del segmento: costruzione, vendita, riparazione, ricambi e usato. L’assetto societario al momento è costituito dall’80-85% dalla King Long Italia e il 15-20% la detiene la Finmeccanica. Nel corso del tempo sarà possibile l’apertura del capitale ad altri azionisti. Flumeri si candida ad essere centro di eccellenza delle attività di manutenzione straordinaria e revisione non solo per i brand di proprietà della IIA. La vocazione costruttiva delle maestranze sarà indispensabile per produrre un nuovo autobus destinato al mercato italiano: il sostituto del “pollicino”, autobus urbano di 6 metri e 80 cm destinato ai centri storici delle piccole e medie città. Su questo segmento, solo in Italia vi sono circa 1000 bus che hanno raggiunto un’anzianità superiore ai 10 anni. Per i tempi, Stefano Del Rosso ha annunciato che il 30 giugno sarà firmato l’accordo definitivo fra King Long e la Breda per la costituzione della IIA; entro luglio 2014 sarà operativo lo stabilimento di Bologna e il 30 luglio finiranno le analisi preliminari a Flumeri. Entro il 30 settembre si prevede di sottoscrivere il protocollo d’intesa e il 30 novembre la definizione delle operazioni per arrivare a Gennaio 2015 con la completa operatività dello stabilimento flumerese.