“Ho sempre considerato Sturno una pietra preziosa incastonata nella Valle Ufita. E credetemi l’amore verso il paese che mi trovo ad amministrare è aumentato a dismisura quando per motivi di studio e di lavoro mi sono allontanato”. È un breve estratto dell’introduzione che Aurelio Cangero scrisse per Sturno nell’opuscolo le Valli del BenVivere dell’Unione Terre dell’Ufita. Una guida curata da Silvio Sallicandro e Giovanna Solomita che sarà presentata giovedì 8 ottobre nella sala consiliare del comune sturnese. È solo uno degli appuntamenti previsti dall’Unione che, dopo Grottaminarda, lo scorso maggio, e Sturno, giovedì, raggiungerà gli altri sei borghi del BenVivere. La guida nata per comunicare all’Expo le bellezze ufitane durante i tre mesi dell’esposizione irpina, continuerà ad essere utile strumento di promozione territoriale. “Sicuramente non puntiamo ad intercettare flussi turistici di massa, ma vogliamo porre in essere strategie per favorire la capacità attrattiva dei nostri comuni rivolgendoci ad un turismo alternativo che privilegia le bellezze ambientali, le prelibatezze enogastronomiche, e la tranquillità dei borghi secolari” – spiega Vito De Leo, sindaco pro tempore di Sturno e presidente dell’assemblea dell’Unione –. Otto comuni che se da un lato sono afflitti dal fenomeno dello spopolamento, dall’altro cercano di proporsi come modello di vivibilità. D’altronde, l’Unione Terre dell’Ufita ha avuto sin dalla sua costituzione l’obiettivo di creare –sottolinea De Leo –  “un unico fronte per ribellarsi ad un destino di isolamento civico e di solitudine istituzionale”.