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''No al Petrolio'', l'Irpinia si mobilità: summit a Torella. Documento unitario/Interviste

Sull’ipotesi di ricercare petrolio in Irpinia, gli amministratori locali si mostrano compatti in occasione del consiglio comunale allargato a Torella dei Lombardi. Nel Castello Candriano Provincia, comuni, associazioni, e comitati hanno fatto quadro intorno questa sfida che si preannuncia difficile dovendo scontarsi contro le multinazionali petrolifere contro i grandi interessi economici e politici. Ora la regione dovrà ascoltarci ha sostenuto il sindaco di Nusco, il quale ha anche precisato la motivazione che ha portato a decidere per il “no al petrolio in Irpinia”.

Sull’ipotesi di ricercare petrolio in Irpinia, gli amministratori locali si mostrano compatti in occasione del consiglio comunale allargato a Torella dei Lombardi. Nel Castello Candriano Provincia, comuni, associazioni, e comitati hanno fatto quadro intorno questa sfida che si preannuncia difficile dovendo scontarsi contro le multinazionali petrolifere contro i grandi interessi economici e politici. Ora la regione dovrà ascoltarci ha sostenuto il sindaco di Nusco, il quale ha anche precisato la motivazione che ha portato a decidere per il “no al petrolio in Irpinia”.
Intanto  anche l’Anpas nazionale si unisce alla battaglia contro la ricerca di greggio in Irpinia. Sergio Nocera, responsabile Protezione Civile Anpas Gesualdo, e Marco Inverso probiviro Anpas Campania nonché consigliere direttivo del Comitato No Trivellazioni in Irpinia, rendono noto che anche l’Anaps regionale nella figura del presidente Andrea Gagliardi, del consigliere nazionale Nicola Cataruozzolo, e del rappresentante Anpas Toscana Sandro Moni, dicono “No” alle trivellazioni nella provincia di Avellino in accordo e nella massima unione con i comitati, le associazioni e le altre forze attive presenti sul territorio interessato. 
La nota del comitato ''No trivellazioni'' dopo l'incontro di Torella

Sindaci ed assessori provinciali, comunità ed istituzioni si sono assunti l’onere di sostenere una battaglia i cui esiti saranno dettati solo dalla perseveranza ed anche dal coraggio di opporsi ai veti e ai giochi di potere che la Regione potrà opporre. Torella è da considerarsi come uno spartiacque tra la superficialità che in passato ha consentito l’esplodere del problema e l’assunzione di responsabilità che adesso serve per risolverlo.Il documento tecnico-politico è sì un’assunzione forte di responsabilità ma il dubbio che rimane è nell’effettivo valore e nella reale efficacia dello stesso riguardo all’obiettivo finale di scongiurare l’avvio delle trivellazioni.b"Adesso attendiamo che arrivino queste benedette delibere, a partire da quella del consiglio provinciale, ma contestualmente sosteniamo ancora con forza la necessità che si attivino tavoli istituzionali nei quali a fare da protagonisti siano adesso gli amministratori della Valle Ufita con Ariano, Grottaminarda e Mirabella Eclano in testa a tirare la volata". Da una semplice valutazione sugli atti e sui documenti del permesso di ricerca (reperibili anche sul web) emerge una nota della Italmin del 2008 nella quale nel chiarire le modalità di intervento viene precisato che l’ubicazione dei pozzi petroliferi riguarderà una zona lontana dai siti sic-zps segnatamente l’area centro settentrionale del permesso, quindi la valle del fredane, la valle del medio calore, la valle ufita e Ariano.
"Alla luce di queste valutazioni, che abbiamo riportato anche ieri a Torella, pensiamo sia arrivato il momento che i tre leoni sonnacchiosi (ARIANO, GROTTA E MIRABELLA) si attivino ponendosi in testa alla battaglia magari smuovendosi dal torpore elettorale e prendendo coscienza che se Gesualdo è il primo punto da colpire gli altri posti, che potrebbero seguire a catena, potranno essere individuati nei loro territori o nei pressi delle aree di sviluppo commerciale ed industriale, quindi nel cuore dell’Irpinia, in un’area in cui vivono 50000 persone. Che Torella sia il primo passo ma adesso è bene che scendano in campo i “campioni” …altrimenti  temiamo che la partita si perda anche sonoramente!!!"
Il Pd con i sindaci contro le trivellazioni petrolifere. Parla Caterina Lengua, segretario Pd:
''Il Partito Democratico irpino esprime sostegno e solidarietà ai sindaci irpini, che in queste settimane sono impegnati in una battaglia delicata per la difesa dell'ambiente. Il partito si schiera al loro fianco nel dire un convinto e risoluto no alla prospettiva di una industria degli idrocarburi in provincia di Avellino. 
Eventuali trivellazioni petrolifere in Alta Irpinia e nell'Ufita, oltre a rappresentare un rischio per un territorio da secoli soggetto ad attività sismica dalle catastrofiche conseguenze, danneggerebbero un ecosistema ricco di risorse naturali, fonte di benessere e di reddito, non solo per le nostre comunità.
Un'industria del petrolio potrebbe risultare nociva innanzitutto per le sorgenti idriche, fonti strategiche per il fabbisogno del Mezzogiorno, ma anche per tutte le eccellenze della filiera enogastronomica, che alimentano in misura crescente l'economia locale, oggi già provata dalle conseguenze della crisi che vive il sistema industriale. 
Inoltre, il Partito Democratico irpino ribadisce ancora una volta la inderogabile scelta strategica delle fonti rinnovabili, sia nel quadro locale che nazionale, in perfetta armonia con il solco tracciato in questi anni dall'Unione Europea, il più convinto assertore sulla scena internazionale della necessità di combattere il fenomeno dei mutamenti climatici, fondando su questa necessità le ragioni di una nuova economia.
Il modello di riferimento per lo sviluppo economico e sociale dell'Irpinia e del Mezzogiorno resta la sostenibilità intesa come valorizzazione di quelle attività produttive in grado di rispettare l'ambiente e creare reddito economico e sociale a vantaggio delle famiglie, della competitività delle imprese, delle lavoratrici e dei lavoratori. 
Nei prossimi giorni il Coordinamento provinciale del partito, in accordo con i rappresentanti istituzionali locali, promuoverà una iniziativa a sostegno della battaglia che sindaci, comitati e tanti cittadini stanno portando avanti nell'interesse esclusivo della comunità locale. solleciterà i rappresentanti istituzionali in Regione Campania affinché l’esecutivo Caldoro ponga fine ad un ulteriore disastro ai danni dell’Ipinia''.

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