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Ospedali, piano sanità tutto da rivedere. Caldoro e Florio nel mirino

Florio

Nulla è cambiato sul piano sanità in Campania. I problemi che c’erano restano, anzi sono in aumento costante.  Il presidente della Regione Stefano Caldoro e il manager Sergio Florio sono stati  invitati ad attuare un piano sanitario serio. Il grido di protesta giunge dalle varie strutture sanitarie presenti sul territorio irpino e dai sindacati, pronti ad aprire una vertenza nei confronti dei due principali responsabili. L’ospedale Moscati già qualche giorno fa ha denunciato la carenza del personale. Nel frattempo, molti professionisti hanno chiesto il trasferimento in altra sede. La mole di lavoro è tale da mandare il tilt molti reparti, come quello di medicina generale. Le richieste di ricovero superano ogni aspettativa dopo la chiusura e il ridimensionamento di molti distretti sanitari come quello di Bisaccia, Sant’Angelo e Ariano Irpino. Per quest’ultimo c’è anche il rischio di un declassamento da Dea di primo livello a Dea di secondo. E’ previsto un incontro con i rappresentanti del Tribunale dei diritti del malato, i sindacati e le amministrazioni comunali limitrofe per stabilire come evitare ulteriori tagli alla spesa pubblica. Insomma, al centro della discussione la gestione della rete dell’emergenza locale, tra Saut e punti Stie distribuiti sul territorio provinciale. L’osservatorio sulla sanità  intende capire quali potrebbero essere le prossime manovre in tema di sanità, quali le azioni da intraprendere per la salvaguardia del diritto alla salute e dei livelli qualitativi della sanità arianese, della Valle dell’Ufita e del Cervaro.  Sergio Florio potrebbe invece, essere denunciato per inadempienza dell’attuazione del piano sanitario.

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