C'è ancora da attendere per la ripresa dei lavori del viadotto di Parolise, sull'Ofantina, chiuso ormai dall'estate scorsa per essere demolito e ricostruito. Da mesi il cantiere è fermo e da mesi le comunità di Parolise e San Potito Ultra, attraversate dal percorso alternativo, sono invase dal traffico, spesso in tilt. Il problema è che la documentazione presentata dall'Anas, che sta eseguendo i lavori, al Genio Civile, ancora non è completa. Manca la ormai famigerata verifica sismica, senza la quale non si può andare avanti, come conferma la dottoressa Claudia Campobasso. A sorpresa si apprende anche che l'intervento riguarderà solo l'adeguamento dell'impalcato, la strada per intenderci, mentre i piloni non saranno sostituiti. L'Anas si è riservata di presentare il prima possibile le integrazioni.
I lavori, iniziati l'estate scorsa, sarebbero dovuti terminare al massimo per febbraio. Il ritardo è dovuto ad una diversa interpretazione delle norme tra Anas e Genio Civile.
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