Continua la battaglia di cittadini e di istituzioni contro il piano di chiusura degli uffici postali di 19 comuni della Provincia. La risposta da parte di Poste Italiane, fino ad ora, è stata la concessione di una proroga del provvedimento. Da lunedì 10 dicembre, gli utenti di dieci comuni potrebbero dunque trovare gli sportelli chiusi. In altri nove, l’apertura degli uffici subirà un ridimensionamento.

Ma la questione non è ancora chiara, né chiusa. Dopo la riunione straordinaria del Consiglio Generale delle Comunità Montane dell’Ufita, che si è tenuta  a Zungoli, arriva la lettera del Presidente dell’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, Gianluca De Cunzo, indirizzata all’amministratore di Poste Italiane. De Cunzo, denuncia l’illegittimità della decisione, sottolineando il forte disappunto espresso dai migliaia utenti della provincia.   Poste italiane non avrebbe assicurato un trattamento equo ai diversi comuni, né avrebbe informato adeguatamente gli utenti dell’improvvisa chiusura.

La richiesta dell’Adoc è di prorogare ulteriormente la chiusura degli uffici, evitando disagi ai cittadini almeno durante le festività natalizie. La sospensione dell’iniziativa prevista per il 10, permetterebbe anche di trovare soluzioni più idonee. Dopo la richiesta, l’ultimatum: se la missiva non riceverà riscontro entro 24 ore, verrà inoltrato il ricorso all’Autorità Garante per le Comunicazioni.

Poste Italiane è ancora in tempo per fare un passo indietro e per rivalutare le esigenze essenziali dei cittadini. Sarebbero così evitati notevoli disagi.