“La vicenda della geografia giudiziaria ha nel tempo destato perplessità per l’accavallamento dei ruoli istituzionali, fra Ministro e Parlamento" - scrive in una nota l'avvocato Carmine Monaco - . "Per un periodo è sembrato che tutte le forze politiche volessero la proroga dell’entrata in vigore della nuova geografia giudiziaria, ma con gli interventi del Presidente della Repubblica è parso che tutto sia caduto nel nulla. La notizia che la Commissione Giustizia al Senato ha espresso parere favorevole alla proroga, parere basato su motivazioni logiche e congrue, in tempi normali tutto lascerebbe intendere che la proroga sia cosa fatta. Eppure con l’esperienza del passato sarei cauto. Posticipare l’entrata in vigore del nuovo assetto giudiziario - continua l'avvocato - non significa la soluzione del problema, ma soltanto un lasso di tempo in più per Ariano e Sant’Angelo al fine di portare avanti un progetto alternativo alla soppressione dei tribunali minori. È l’unica speranza per l’Irpinia di avere un altro presidio di giustizia. Vorrei altresì essere chiaro fin da subito: la proposta formulata dalle due giunte comunali, e da entrambi gli ordini forensi, a nostro avviso potrebbe non essere facile da accogliere poiché prevede la prosecuzione delle attività nelle due sedi, anche se senza aggravi di spese e con un’unica pianta organica. Insisto affinché il mondo dell’avvocatura spinga la politica e l’opinione pubblica per giungere all’individuazione di una sede unica. Questa sì che sarebbe una proposta logica, congrua, rispettosa dei decreti e alla quale non si potrebbe dire di no”.