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Radioterapia ad Ariano, Morgante rivendica: ''Ci lavoriamo da tempo''

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"Ho appreso dagli Organi di Informazione dell'appello consegnato dalle associazioni Harambee e AMDOS al Governatore De Luca in occasione dell'inaugurazione dell'Area PIP di Teora", esordisce così il Direttore Generale dell'ASL Avellino, Dott.ssa Morgante.

"Certo - prosegue la Dott.ssa Morgante -  la mobilitazione degli organismi della società civile in ordine a tematiche così importanti è un fatto positivo dal momento che di fronte alla tutela della salute la coesione e l'informazione sono senza dubbio fattori di grande rilievo. Vorrei precisare, per una corretta informazione, che le dichiarazioni riportate non sono del tutto complete e, pertanto, si corre il rischio di infondere nell'opinione pubblica una convinzione errata  laddove si rimarca l'impegno delle associazioni ridimensionando, impropriamente, il ruolo dell'ASL che alla possibilità di aprire una unità di radioterapia c/o il P.O. di Ariano ci sta già lavorando da tempo e ancor prima della mobilitazione, senz'altro lodevole, delle associazioni. Invero, già nel Marzo 2016 l'ASL ha inoltrato alla Regione una relazione dettagliata sulla opportunità di istituire un centro di radioterapia nell'ambito del proprio territorio: ciò sulla scorta del Decreto regionale n.128/2013 che aveva determinato in 40 unità il numero degli acceleratori lineari (apparecchiature per la radioterapia), avuto riguardo al rapporto, sul territorio regionale, tra popolazione e acceleratori''.

''Nell'Aprile 2016, quindi, vi è stata la delibera ASL n.453 con cui si è preso atto del progetto preliminare per adeguare, secondo normativa, i locali destinati ad ospitare la radioterapia. Successivamente al cambio al vertice dell'ASL Avellino, l'attività finalizzata alla realizzazione della radioterapia ha avuto un'accelerazione,determinata anche dai provvedimenti regionali che hanno compulsato al massimo l'attivazione di una Rete Oncologica Campana: a questo punto, quanto mai consapevole della importanza di istituire un centro di radioterapia anche nell'ASL Avellino, ho avviato un'attività serrata di confronto con gli Organi Regionali, primo fra tutti  proprio il Governatore De Luca che, quanto mai sensibile rispetto a questa tematica,ha ritenuto sin dalle prime battute di individuare nell'ASL Avellino il proprio interlocutore istituzionale privilegiato e mi ha più volte espresso il suo personale appoggio, non esitando a delegare dirigenti e funzionari del settore programmazione, suoi stretti collaboratori, per l'individuazione di percorsi e iter amministrativi mirati, per una risoluzione celere ed efficace della questione. L'apertura di un nuovo servizio, così complesso nelle sue articolazioni, richiede un iter procedurale lungo e, infatti, dall’assunzione della volontà e della responsabilità decisionale ad oggi, è continuato ininterrottamente un lavoro complesso, silenzioso come è nel mio stile, ma senza risparmio né di tempo nè di impegno. Pertanto devo  assolutamente smentire, quanto è stato scritto nei giorni scorsi, sul fatto che questo progetto della radioterapia sia stato riposto nel dimenticatoio degli atti aziendali, tutt'altro: anche la previsione di un acceleratore lineare, indispensabile per attivare il servizio, rientra nella complessa procedura della programmazione sanitaria regionale con cui, giocoforza, bisogna confrontarsi, indipendentemente dalla mobilitazione delle associazioni. Naturalmente, non si tralasci di considerare che la normativa richiede che l'installazione e l'attivazione di  apparecchiature sanitarie così importanti siano sottoposte anche ad una serie di autorizzazioni con le tempistiche dettate dalla complessità e specificità delle attività da autorizzare.Vorrei rendere noto, altresì, che verso la fine di Giugno dell'anno in corso abbiamo predisposto apposito atto deliberativo(n.881/2017) che è stato inviato in Regione Campania e riteniamo, con un certo ottimismo, che a breve si possa avere una risposta ufficiale che concretizzi ciò che abbiamo già fatto e ci dia l'assist per completare l'iter. Mi sento di rassicurare, quindi - conclude il D.G. dell'ASL Avellino - i malati oncologici e le loro famiglie oltre che l'intera popolazione irpina: l'ASL si sta adoperando, senza indugio, affinchè qui in Irpinia ci sia un servizio pubblico di radioterapia, che spero si  realizzi  in tempi brev''i.      

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