Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Canale 58Canale 58

Attualità

REPORTAGE/Valle del Sabato, tra inquinamento e silenzi assordanti/VIDEO

Di bomba ecologica nell’hinterland avellinese non c’è solo l’Isochimica. All’ex fabbrica dei veleni che con il suo amianto ha provocato inquinamento, morti e procedimenti giudiziari tuttora in corso, ci sono da aggiungere i miasmi dell’ex Cdr, le polveri sottili della zona industriale, lo stato preoccupante del Fiume sabato. La zona è quella che da Pianodardine prosegue per Arcella fino ad arrivare a Montefredane, Pratola Serra e Manocalzati: un agglomerato industriale limitrofo a quello urbano. E i disagi sono tanti. I cittadini sono restii a parlare. Hanno paura, temono ritorsioni. A microfoni spenti, però, si sfogano e raccontano di odori nauseabondi la mattina presto e la sera, di misteriose polveri sui davanzali, di gente che muore con strane neoplasie.
Molti sono andati a vivere altrove fittando le case a chi lavora in zona. Il ritorno economico e l’altra faccia della medaglia, il rimborso che concede l’inquinamento. Ma vivere qui è difficile. Per buona parte della giornata si resta chiusi in casa con le tapparelle abbassate per tenere fuori i miasmi e gli insetti.
A conferma dell’inquinamento ci sono i dati. Per la verità poco aggiornati, persino gli istituti di ricerca si sono stancati, un po’ come i cittadini, di ripetere sempre la stessa cosa. C’è uno studio dell’Arpac del 2005 e poi del 2007, un’indagine epidemiologica avviata dall’Asl su richiesta della Provincia e mai portata a termine, una simulazione del Cnr. Dati che in sostanza confermano quanto tutti già sanno come, tra le altre cose, l’aumento delle neoplasie. Ma eventuali correlazioni non sono mai state analizzate e, quindi, dimostrate. Da anni si pensa a bonifiche e si lavora sulla riduzione delle emissioni. Numeri sicuramente più recenti e quindi più attendibili saranno quelli che consegnerà l’Osservatorio sullo stato di salute della popolazione irpina messo in piedi sempre dalla Provincia con la collaborazione del Crom di Mercogliano. Tra gli obiettivi c'è quello di verificare l’incidenza dell’ambiente sulle patologie tumorali. Nel frattempo il fiume sabato, definito da un ex assessore provinciale all’ambiente una cloaca a cielo aperto, continua scorrere. Lo smog prodotto dalla vicina autostrada permane. Mentre, come se non bastasse, dal 2008, nonostante proteste, sit-in e blocchi stradali, la spazzatura impacchettata, in attesa di essere smaltita, è ancora parcheggiata a pochi metri da case e centri abitati. Le chiamano Ecoballe.

Commenta l'articolo

Copyright © Mediainvest srl - Tutti i diritti riservati - Web Agency: Progetti Creativi
La riproduzione di tutto o parte del contenuto di questo sito è punibile ai sensi delle leggi vigenti
Privacy Policy