Un sopralluogo per fare chiarezza e per sgombrare il campo da dubbi ed equivoci.

Il presidente della Provincia è categorico: ''Lo stoccaggio temporaneo della frazione organica presso lo Stir, pari ad ottanta tonnellate al giorno, non comporta nessun rischio per la salute''. Accompagnato dai consiglieri provinciali, nonché dall'amministratore di Irpiniambiente Boccalone, Gambacorta ha fatto tappa presso lo Stir di Pianodardine, al centro delle polemiche dopo l'ordinanza della Provincia che autorizza per 45 giorni il deposito quotidiano e temporaneo dell'umido. «L'inquinamento della Valle del Sabato – continua il presidente – viene da fattori diversi dai rifiuti. Una ricerca del Cnr ha verificato che altre sono le fonti di inquinamento, in particolare l'autostrada, più delle aziende del nucleo industriale''. 
Gambacorta attacca chi, come l'ex consigliere provinciale Franco Mazza, ha sollevato un polverone e si appresta, sabato, a marciare insieme ai cittadini della Valle per contestare anche l'ordinanza di Palazzo Caracciolo. Nel mirino, inoltre, l'assessore all'ambiente del comune di Avellino, Augusto Penna, che si era detto pronto ad impugnare il provvedimento.


Il presidente, da sindaco del Tricolle, risponde seccamente a chi tira in ballo Ariano: ''Comune che si è sacrificato – dice –  e che in passato ha ricevuto un milione e duecentomila tonnellate di rifiuti con centinaia di camion in fila per sversare a Difesa Grande''.

Infine un passaggio sulla possibile costruzione di un biodigestore a Pianodardine, decisione, afferma Gambacorta, che spetta alla Regione