L'evoluzione della Tari, i crediti vantati da Irpiniambiente nei confronti dei comuni (40 milioni), l'emergenza alle porte per la chiusura temporanea del termovalorizzatore, la necessità di chiudere il ciclo con la realizzazione di impianti per l'umido. Questi i temi affrontati in conferenza stampa dal segretario generale della Uil, Luigi Simeone, e da Michele Caso della Uil trasporti.Uno studio sulla tariffa dimostra come la Tari sia diminuita in Irpinia del 10% in quattro anni. ''Ciò – dice Simeone- grazie al lavoro di irpiniambiente''.
L'altro capitolo è proprio quello degli impianti. Per la Uil è necessario realizzarli il prima possibile, non si può continuare a mandare rifiuti al nord o all'estero con un costo enorme per la collettività.
Tra le criticità c'è la morosità di molti comuni che non corrispondono da tempo ad Irpiniambiente quanto previsto. Alla lunga ciò rischia di creare una voragine nei conti come accaduto già per alte società pubbliche.
Infine, l'emergenza alle porte, dovuta alla chiusura temporanea per lavori del termovalorizzatore di Acerra: nell'immediato o si trovano siti di stoccaggio oppure bisognerà smaltire fuori regione questi rifiuti, con costi altissimi. In prospettiva problema è sempre lo stesso: gli impianti che mancano
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