Conferenza stampa dei vertici del Moscati per fare il punto sulla seconda ondata. Dopo una iniziale fase di criticità, dovuta ai tanti accessi per Covid, la situazione si è stabilizzata.

A fornire i numeri è il Direttore Generale della Città Ospedaliera, Renato Pizzuti, affiancato dal Direttore Sanitario Rosario Lanzetta e dal Direttore Amministrativo Germano Perito.  

Dal primo settembre ad oggi sono stati 438 i ricoveri per Coronavirus; 188 le dimissioni a domicilio; 77 i trasferimenti presso le cliniche private accreditate. Attualmente i pazienti infetti sono 89. La fase più critica si è determinata tra la fine di ottobre e i primi di novembre, tanto da registrare in un giorno il picco di 150 ricoverati.
Ci sono poi i dati sulla letalità. Negli ultimi 3 mesi i decessi sono stati 78. 77 anni è l'età media delle vittime, più uomini che donne. Il rapporto tra numero di pazienti e numero di morti è pari al 18,35%, meno rispetto alla prima ondata dove il dato si attestava al 24%.

Nei pazienti deceduti le comorbilità più frequenti sono l'ipertensione arteriosa, il diabete, la caridopatia ischemica. Pizzuti parla anche del Pronto Soccorso, dove i posti letto oggi sono 30, mentre a giugno erano 14 (15 dei 30 sono riservati a covid o spetti covid).

Per la sicurezza di personale e visitatori sono stati inoltre installati a Solofra come ad Avellino 6 termoscanner e 6 docce sanificanti.

Covid, ma non solo. In questi mesi l'ospedale ha infatti continuato ad assistere gli affetti da altre patologie: 247 le prestazioni in ortopedia e traumatologia, 409 quelle in ostetricia e ginecologia, 180 in cardiologia. Il Moscati inoltre si è fatto carico di tre trapianti di midollo osseo per andare in soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli.

Infine, il personale. L'azienda con nuove assunzioni sta cercando di far fronte alle carenze. C'è però da registrare che dei 7 medici segnalati dalla Protezione civile al Moscati, nessuno ha risposto. Non perché non fossero disponibili ma perché nominativi e numeri di telefono sono risultati falsi. Insomma ''un  vero e proprio pacco'', come lo ha definito lo stesso Pizzuti.