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Traforo, non solo Biancardi: il fronte del sì

Traforo del Partenio, al comitato che si oppone all’opera risponde il fronte del sì. Tra i favorevoli all’idea del Presidente Biancardi, il numero uno di Confindustria Avellino, Giuseppe Bruno: “Il tunnel garantisce sicurezza e salvaguardia ambientale”.

domenico biancardi ariano




Dopo l’incontro di sabato tra i componenti del neonato comitato “No al Traforo”, escono allo scoperto anche quelli che si dicono favorevoli. A sposare l’idea del presidente della Provincia Domenico Biancardi il numero uno di Confindustria Avellino, Giuseppe Bruno, che non solo si dice favorevole ma ritiene che questa infrastruttura possa dare un contributo decisivo alla salvaguardia ambientale della zona. Un collegamento pressoché diretto che consentirebbe alla Valle Caudina di raggiungere in 15 minuti l’A16 invece dei 60 impiegati oggi. “Magari si facesse subito – l’auspicio di Bruno – è un’opera eccezionale sotto l’aspetto funzionale, una soluzione utilissima anche al Sannio, Benevento e Montesarchio, così come per Casalbore, Savignano, Montecalvo e parte dell’arianese”. Tra le fila dei “sì al traforo” c’è anche il segretario generale della Uil Avellino-Benevento Luigi Simeone. “Sono tendenzialmente favorevole a tutte le infrastrutture che agevolano collegamenti tra i territori e la Valle Caudina ne ha bisogno”. È d’accordo con questa linea anche il primo cittadino di Cervinara, Filuccio Tangredi: “Siamo isolati da 40 anni – dice - La nostra zona è abbandonata a se stessa. Con il treno, per andare a Napoli, ci vogliono anche 2 ore. E lo spopolamento che stiamo vivendo nasce anche da questo isolamento”. E mentre il comitato “No al Traforo” paventa pesanti impatti ambientali, tanto più in una zona sismica, il Sindaco si mostra invece molto possibilista: “Conoscendo il territorio, penso di poter affermare che, con le tecnologie odierne, non ci sarebbero grandi problemi. Certo bisognerebbe fare attenzione a non alterare l’ambiente in sede di esecutivo”. “Tutto si può fare nel rispetto dei vincoli paesaggistici e del sistema idrogeologico – le parole di Pietro Mitrione, dell’associazione “InLocoMotivi” – si tratta di una proposta che viene da lontano – dice – ma il momento è quello giusto

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