Non ci si arrende all’idea che il Tribunale di Ariano possa essere soppresso e accorpato a quello di Benevento, e anche se resta una prerogativa del presidente del Foro arianese ad accogliere il primo dirigente sannita per l’attuazione della legge delega che prevede la cancellazione  degli uffici da Ariano per spostarli a Benevento, resta l’amarezza di averlo reso pubblico quando il presidente Carbone- a detta degli avvocati- poteva essere accolto in modo maggiormente discreto senza voler evidenziare la sconfitta d una battaglia che resta tutta interna agli ambienti degli avvocati arianesi. Ed infatti quest’ultimi non intendono mollare e continuano la protesta contro la decisione del Governo centrale, tanto che le iniziative intraprese come i ricorsi e le astensioni vengono portate ancora avanti. Infatti è previsto per il 23 lo sciopero nazionale a Roma ma il presidente dell’ordine forense Carmine Monaco, intende organizzare anche una manifestazione ad Ariano e punta il dito non solo contro i santangiolesi che sembrano arrendersi alla volontà del Governo centrale quando avrebbero potuto continuare sinergicamente la lotta con l’area dell’arianese, ma ciò che preme sottolineare a Monaco  e che vanno ancora ipotizzate delle proposte e soprattutto battersi fino alla fine sulla necessità di non privare il territorio di un Tribunale così importante per la salvaguardia della giustizia e della legalità. Carmine Monaco si dice sfiduciato per l’indifferenza della politica regionale e provinciale che non ha svolto fino in fondo il loro ruolo istituzionale lasciando soli avvocati e cittadini. Ora si cercheranno i cavilli almeno per prorogare ogni tipo trasferimento non solo a danno degli avvocati ma di tutti i dipendenti che dovranno subire l’onere delle spese che un trasferimento comporta. Insomma ciò che verrà con forza chiesto è l’attuazione di un Tribunale unico al di là della sua sede.