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Tribunali: dalla Regione l'idea di un Patto per salvare i fori

Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania

La riforma riguardante il ridisegno della geografia giudiziaria, diventa oggetto e motivo di continui dibattiti anche di natura politica, che tendono a trovare soluzioni favorevoli per tutti quei territori sui quali insistono i palazzi di giustizia cosiddetti minori e che andrebbero soppressi o accorpati. Anche la Regione Campania scende in campo proponendo una importante soluzione, un Patto tra Regione e giudici. Infatti nel corso dell’incontro a Palazzo Santa Lucia insieme all’assessore Nappi, erano presenti avvocati e magistrati di tutti quei Tribunali interessati alla riforma con i quali si è aperta una discussione confrontandosi sulle diverse realtà locali. Per Ariano Irpino, era presente il presidente dell’ordine degli avvocati, Carmine Monaco il quale ovviamente ha fatto pressione sull’importanza del vasto territorio arianese che non può essere privato di un presidio di giustizia e legalità con una inevitabile ripercussione negativa sull’economia locale e sul fenomeno delinquenziale in aumento vertiginoso in un’area confinante con la Puglia e il casertano. Gli avvocati presenti all’incontro hanno sollecitato la Regione ad aprire una discussione di merito, con il ministro alla giustizia Paola Severino, su un documento di linee comuni in corso di elaborazione. E a proposito della legge che prevede la soppressione dei piccoli Tribunali, Nappi afferma che viene applicato un criterio puramente ragionieristico non in sintonia con la legge delega 118 del 2011. Se si vuole considerare il risparmio bisogna tener conto dello spostamento in altra sede che comporterebbe spese ed oneri per il Governo. Inoltre, aggiunge l’assessore Nappi, i Tribunali sub provinciali irpini, sono notoriamente più che mai efficienti e funzionano a basso costo; sono inseriti in un  territorio montano molto esteso e ad alto rischio sismico, lontani dal Tribunale di Avellino che è in affanno già di per sè, senza poter offrire neanche servizi edilizi semmai si dovesse accorpare il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi con un insufficiente collegamento viario. Infine le Procure di Ariano e Sant’Angelo sono uffici che lavorano  a protezione e barriera ad un vasto territorio oggetto di infiltrazioni camorristiche. Per tutte queste ed altre ragioni più che mai fondate, la Regione chiede al Governo una proroga dei termini per l’esercizio della delega.  

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