Fondi salvi dai pignoramenti, e via libera agli stipendi arretrati. Le spettanze ai lavoratori a tempo determinato e indeterminato saranno accreditate nei prossimi giorni. Ne dà la certezza lo stesso Presidente dell’ente montano dell’Ufita Carmine Famiglietti. Martedì è andata a buon fine la transazione con una ditta di costruzione che si occupò dei lavori presso il fiume Cervaro. L’impresa locale non proseguirà nelle sue iniziative legali contro la Comunità Montana e rinunciando far congelare la cifra che vanta. Ha accettato invece il pagamento di fatture per circa 100 mila e si metterà in coda con gli altri creditori.
“Dalla Regione abbiamo avuto le risorse provenienti dalla rendicontazione 2012-2013 pari ad un milione e 851 mila euro – spiega Famiglietti – eppure sono partiti immediatamente i pignoramenti: quello più consistente della impresa edile pari ad un milione e 87 mila euro e poi altri da parte dei lavoratori con somme più contenute. Ciò ha prosciugato nell’immediato la disponibilità dell’ente”. Per evitare il peggio, la giunta Famiglietti ha voluto produrre opposizione e il 26 maggio ha portato a termine l’accordo transattivo recuperando i fondi regionali. “In tempi brevissimi, i soldi saranno svincolati quasi totalmente e potremo procedere con i pagamenti ai lavoratori” – annuncia Famiglietti. C’è poi anche il decreto per la metà dei fondi relativi alla rendicontazione 2011 che è di un milione e 878 mila euro. A luglio probabilmente sarà destinata la seconda trance.
È decisamente soddisfatto Carmine Famiglietti: “Siamo riusciti a difendere le casse dell’ente e con questa vittoria voglio replicare agli attacchi ricevuti da esponenti appartenenti anche al Nuovo Centro Destra. Sia io sia i componenti della giunta stiamo lavorando gratuitamente, senza alcuna indennità, per portare a termine il risanamento della Comunità Montana. Raggiunto già un primo risultato, non accetto lezioni di morale da nessuno” – chiosa il numero uno dell’ente ufitano.
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