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Che fine ha fatto l'Osservatorio suicidi dell'Asl? Ferrante: ''Sarà riattivato''/INCHIESTA

Nel 2008 la Regione Campania approvò il progetto dell’Osservatorio sui suicidi presso l’ex Asl Av1. Un programma di cui si sono perse le tracce ed ora, con i dati allarmanti sul fenomeno, CittadinanzAttiva chiede spiegazioni al commissario straordinario Ferrante.

Era il 2008 quando la Regione Campania approvò il progetto di 700mila euro per la costituzione di un Osservatorio presso l’azienda sanitaria ex Avellino 1. Si prevedeva l’istituzione di un numero verde per le richieste di aiuto attivo 24 ore su 24 tutti i giorni, compresi i festivi, una linea telefonica attiva presso ciascun distretto per ascoltare i disagi e le insofferenza delle persone. Era previsto l’impegno nelle scuole, oltre ad gruppo di esperti per analizzare le cause del dato allarmante che investe la nostra provincia, con la realizzazione dei registri telematici, aggiornati ogni sei mesi, della popolazione a rischio suicidio. 
Nella provincia irpina se ne registrano 7 per ogni 100 mila abitanti; l’avellinese, con la zona di Potenza, ha il triste primato fra tutte le province del Meridione d’Italia. Solo nel 2014 sono accaduti 42 suicidi e in appena un mese del nuovo anno se ne contano già sei: uno nel giorno di Capodanno, poi una donna ad Avellino, un adolescente originario di Greci ma residente in Toscana, un uomo che ha scelto di togliersi la vita dal viadotto di San Mango Sul Calore, e poi il giovane di Villanova del Battista, e l’80enne di rione Guardia ad Ariano. Numeri che preoccupano anche CittadinanzAttiva pronta a sollecitare l’attuale Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria irpina, Mario Ferrante. 
Il referente di CittadinanzAttiva, Antonio Gambacorta, ricorda i passaggi burocratici che istituirono il progetto dell’Osservatorio sui Suicidi. All’epoca, Gambacorta era coordinatore dell’assistenza sanitaria della regione Campania e condivise i decreti dirigenziali regionali che assegnarono i fondi: una prima quota del finanziamento di 300.000,00 ed altri 200.000,00 impegnati sul bilancio di previsione dell’anno 2008 della Regione Campania. Sempre Gambacorta fa presente che l’ex Asl Av1 avviò la prima fase del progetto che fu interrotta con l’accorpamento dell’Azienda Sanitaria Av 1 con l’Av 2. Nel 2010 Florio riavviò la fase operativa del progetto. Tale fase fece registrare una spesa totale di 300.000,00 che venne rendicontata. Nell’inviare il resoconto del finanziamento, fu inoltrata anche una richiesta per ulteriori fondi. In seguito, il 10 ottobre 2013, il dottor Vasco, allora coordinatore regionale per l’Assistenza Sanitaria, (con nota protocollo 0698309) comunicava che l’impegno iscritto era stato colpito da perenzione amministrativa e che il saldo poteva essere liquidato dopo l’approvazione del consuntivo da parte del Consiglio Regionale. “Dopo di ciò, silenzio assoluto” – rilevano da Cittadinanzattiva interpellando Mario Ferrante per comprendere le sorti dell’Osservatorio che in questo periodo particolare potrebbe essere un utile supporto a chi vive delle difficoltà.

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