Di luminarie non c'è traccia. Ad Avellino l'atmosfera natalizia è ancora lontana. Il Corso è spoglio, i commercianti sono di nuovo sul piede di guerra, come se non bastassero le proteste per l'ordinanza anti smog che limita la circolazione.Dopo il Ferragosto, anche le prossime festività immaginate dalla giunta Ciampi rischiano di saltare.Colpa di un vizio di forma nella documentazione della società che si era aggiudicata l'appalto. Dunque niente luminarie, addobbi, filodifussione e stand gastronomici. L'offerta non ha superato la valutazione tecnica della commissione. Pare che per il capitolo sicurezza sia stato appostato solo un euro. Un motivo di nullità insanabile. Ora i tempi per correre ai ripari sono ristretti. Il Natale avellinese sarebbe dovuto partire l'8 dicembre. Due le opzioni al vaglio del commissario Priolo: salvare la programmazione, oppure ripubblicare il bando sul mercato elettronico della pubblica amministrazione.Tra gli eventi a rischio, anche il concertone di capodanno. L'agenzia che avrebbe dovuto portare Biagio Izzo e una band tra le Vibrazioni e Gemelli Diversi, si sarebbe defilata. Insomma si profila l'ennesimo flop.
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