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Allarme inquinamento a Solofra, Sari: "La responsabilità non è delle concerie"

solofra

Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa locale a tutela della categoria dei conciatori  interviene Angelo Sari, Presidente dell’Associazione Conciatori di Confindustria Avellino. “Per evitare ogni possibile equivoco o frainteso intendo precisare che il nuovo caso di allarme inquinamento, da qualche giorno portato all’attenzione generale riguardante Solofra, non si riferisce ad aziende conciarie. Riguarda invece  una attività di trattamento di rifiuti avviata nell’area industriale. Non siamo pregiudizialmente contrari a qualsiasi nuova iniziativa industriale purché avvenga nel rispetto delle normative vigenti e soprattutto nel rispetto del contesto in cui  si va ad operare. Oltre alla denuncia di Legambiente, non possiamo ignorare che da settimane gli imprenditori dell’area limitrofa, i loro dipendenti  ed i cittadini che abitano nelle vicinanze stanno denunciando la presenza di esalazioni maleodoranti. In alcuni giorni il cattivo odore è stato avvertito anche nel centro cittadino. E’ nostro interesse che non venga colpevolizzata la categoria dei conciatori, come normalmente avviene ogni qualvolta  si tratta di problematiche ambientali riferite al polo solofrano. Voglio ricordare che da anni le aziende conciarie sono impegnate nel rispetto delle normative ambientali. E’ stata ottenuta la certificazione EMAS di Ambito Produttivo Omogeneo per cui vi è un impegno costante nel tempo a migliorare le condizioni generali di tutta l’area. Come si concili tutto questo impegno con la presenza di una  attività  che interviene ad aggravare certo e non a migliorare le condizioni ambientali è la domanda che rivolgiamo alle Istituzioni competenti, Comune, Consorzio ASI, ARPAC, Provincia, Regione ecc. che siedono nel Comitato Promotore del Progetto APO EMAS. In attesa che vengano completati gli accertamenti avviati, perché nel nostro sistema purtroppo si privilegia il controllo della documentazione cartacea rispetto alla rilevazione della realtà, ci teniamo a sottolineare il grave danno di immagine che tale situazione sta determinando. Nelle nostre aziende normalmente riceviamo clienti importanti, italiani e stranieri, nelle ultime settimane è con grande imbarazzo che abbiamo dovuto giustificare un cattivo odore persistente non nei reparti produttivi, ma quando si esce all’esterno. Al di là di ogni possibile spiegazione, ritengo con grande amarezza che quelli venuti in visita di recente hanno lasciato Solofra con la convinzione che la responsabilità sia comunque delle concerie.”

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