Potrebbe avviarsi a soluzione la questione del capolinea Amu in Contrada Manna e quello in contrada Camporeale. Il Circolo ANSPI ha redatto una proposta più che dettagliata finanche calcolando i chilometri e il consumo di gasolio. Si cancellerebbero due corse giornaliere, quelle meno frequentate delle sei di mattina e delle 19 del pomeriggio, così da ripristinare le fermate nei versanti estremi della città di Ariano.  Considerando che la tratta Manna Camporeale, andata e ritorno, è di circa 45 Km, tagliando due corse si risparmierebbero 90 km il giorno, e il monte ore del personale diminuirebbe. Il ripristino delle due fermate, invece, presuppone un incremento di appena 29 chilometri per l’azienda che – dallo studio del geometra Raffaele Grasso dell’Anspi – si traduce in 5 litri di gasolio e quindi dieci euro, un incremento che sarà sicuramente ricompensato dall’acquisto dei biglietti. Dall’Anspi osservano come il servizio attuale offerto dall’Amu sia antieconomico e allo stesso tempo pericoloso. In buona sostanza se un cittadino sale ad una fermata del centro storico vidima un ticket da un euro per poi fermarsi a Cardito dovendo aspettare un’altra ora per la prossima corsa diretta alla Manna, e quindi acquistare un altro biglietto. Quando poi, i bus si fermano alla rotatoria Manna, chi scende deve percorrere almeno un paio di km sulla SS90 senza marciapiedi prima di raggiungere il nucleo di abitazioni. La proposta considera ogni aspetto ed è un esempio di come la società civile si mette all’opera per trovare soluzioni, consapevoli di vivere in una congiuntura economica particolare, non si fanno più vane richieste, bensì si lanciano idee concrete con tanto di vantaggi dal punto di vista logistico e soprattutto economico. Il Circolo Anspi ha già avuto degli incontri con il Presidente dell’Azienda di Mobilità Ufitana Vincenzo Cavalli. Sembra che la prossima settimana potrebbe partire una fase sperimentale.