Si fa incandescente il dibattito dopo la richiesta – a firma del Tribunale per i Diritti del Malato – di tenere le lezioni teoriche e pratiche della Laurea Triennale per le Professioni Sanitarie nei presidi ospedalieri di Ariano e Sant’Angelo. Il tutto nasce dal rinnovo della convenzione con il comune di Grottaminarda che ha concesso i locali di via Flammia per i corsi universitari. Allo stesso tempo, l’ala vecchia del Frangipane è ora vuota dopo aver ospitato lo scorso anno le lezioni dedicate alla pratica infermieristica.
Netta presa di posizione da parte dei socialisti di Grottaminarda, i quali in una nota affermano: “l’università non si tocca!” ritenendo senza alcun fondamento la richiesta formulata dal Tribunale per i Diritti del Malato. “È solo un’altra scusa – dicono dal PSI - per la ormai nota querelle intercomunale”. La vicenda pare abbia rispolverato vecchie ruggini campanilistiche. Ed è proprio su questo aspetto che il sindaco di Grotta, Angelo Cobino, interviene per smorzare le polemiche: “Non c’è alcuna competizione fra i tre comuni, questo deve essere ben chiaro a tutti. Il Polo Universitario trova sede a Grottaminarda da ben 10 anni, e l’ultima convenzione firmata con l’Asl e l’Università va a consolidare l’istituzione dei corsi infermieristici. Abbiamo messo a disposizioni locali gratuiti già pronti all’uso, se ci sono dei lavori da fare b– conclude Cobino –riguardano il trasferimento del Sert e del 118 in via Condotto”.
Dal canto suo, Cristina D’Amico del Tribunale del Malato replica che la questione non attiene affatto ad un comune o ad un altro, bensì riguarda l’utilizzo di fondi pubblici. L’associazione è in attesa della risposta ufficiale dell’Azienda Sanitaria e non si esclude la possibilità di sottoporre la documentazione alla magistratura contabile.
E sull’argomento, il sindaco di Sant’Angelo, Rosanna Repole così dichiara: “Non sono mai per creare divisioni fra le comunità, se c’è una firma fra il comune di Grottaminarda e l’Azienda Sanitaria ben venga. Personalmente, credo anche che la qualità della didattica per un corso di laurea sanitario debba essere alta. Gli studenti devo arrivare a raggiungere un titolo importante da spendere per il proprio futuro dando ampio spazio alle lezioni pratiche che possono esser svolte al meglio solo con strumenti e mezzi adeguati”.