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Asi, Capozza scrive Belmonte: avviare una nuova stagione per l'ente

Giulio Belmonte

Una lettera appello ma anche una missiva dai toni fermi quella inviata dal sindaco di Morra De Sanctis, Gerardo Capozza, al presidente dell’Asi di Avellino Giulio Belmonte con al centro la delicata questione dello sviluppo delle aree industriali dell’Irpinia.
“A pochi mesi dall’assemblea del Consiglio Generale dell’ASI, che si concluse con l’impegno, da parte nostra, a dar vita ad una nuova stagione politica, in cui la solidarietà e la coesione si traducano in azioni concrete per la crescita della nostra provincia, ho sentito l’esigenza di indirizzare a te, che hai lanciato pubblicamente forti segnali di apertura e di confronto, ispirandoti ai valori della trasparenza e della condivisione, come da tutti è stato riconosciuto, l’appello a muovere i primi passi verso una intesa programmatica”, scrive Capozza. “Una intesa diversa da quelle fittizie di cui si è parlato fino ad oggi negli enti – continua il primo cittadino di Morra -, mirata a coinvolgere gli amministratori indipendentemente dalle rispettive appartenenze politiche, nel rispetto di un principio ineludibile, quello della rappresentatività dei territori, che al momento all’ASI, mi dispiace dirlo, non sembra trovare piena applicazione”. “Un invito alla partecipazione attiva che indirizzo a te, ma che di riflesso rivolgo a tutti i sindaci dei comuni aderenti all’ASI, affinché ci si ritrovi presto intorno ad un tavolo, per fotografare insieme la realtà delle aree industriali irpine, ed arrivare, attraverso il contributo di tutti, a definire un piano programmatico di rilancio, sia dell’azione dell’ente, che dei singoli agglomerati industriali”, è il punto su cui insiste fermamente Capozza.      “La crisi socioeconomica che ha investito la nostra provincia ci richiama ad un grande senso di responsabilità, l’appartenenza partitica non deve più essere un freno al fare, gli amministratori devono pensare a nuovi modelli organizzativi in grado di risanare gestioni in perdita e dare risposte a chi, da troppo tempo ormai, aspetta segnali di ripresa. C’è un modello nazionale di larghe intese che comincia a funzionare non vedo perché non si possa trasferire anche nella nostra provincia. Non è più il tempo – secondo Capozza - di governare gli enti sovracomunali con maggioranze risicate, i cui vertici sono costretti quotidianamente a mediare con ogni singolo componente per conservare i voti necessari per tirare a campare. Il primo banco di prova potrebbe essere proprio il CGS: il disinteresse di molti non può essere più tollerato, rispetto ad una vertenza delicata come quella della depurazione in Irpinia, che rischia di mettere definitivamente in ginocchio l’economia della nostra provincia e a rischio il futuro di numerose famiglie, e della stessa ASI”. “E’ il momento di incidere concretamente nelle decisioni – conclude nella sua lettara il sindaco di Morra - di coinvolgere tutti gli amministratori responsabili, di richiamare l’attenzione delle istituzioni nazionali sulla “vertenza Irpinia”. Abbiamo il dovere di farlo. Mi auguro che questo invito sia accolto in tempi brevi da tutte le altre forze che hanno a cuore il destino della nostra provincia”.

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