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Avellino, rischia di saltare la bonifica di Piazza Castello

Piazza castello

Rischia di saltare la bonifica di Piazza Castello ad Avellino. I lavori sarebbero dovuti riprendere proprio a ridosso del mese di agosto, ma nel piazzale antistante il Teatro Carlo Gesualdo è ancora tutto fermo al palo. Il problema è di soldi. Per realizzare gli interventi di risanamento dell’area serve un milione di euro. Cifra difficile da reperire per le casse vuote del comune capoluogo. Inoltre c’è anche il problema che manca il via libera definitivo al progetto esecutivo per la messa in sicurezza. I tecnici del comune hanno sei mesi a disposizione. Nell’incontro tenuto il 30 luglio scorso il progetto è stato presentato solo in via informale.
E’ dal marzo 2012 che il cantiere è chiuso. Da quando ad oltre sette metri di profondità, nel corso degli scavi, furono rinvenuti rifiuti e materiale che pareva essere amianto. Ne seguì il sequestro dell’area dal parte della Procura della Repubblica. Fatte le analisi, si scoprì che nel terreno l’amianto non c’era e che non persisteva alcun nessun rischio inquinamento per le falde acquifere. Così i magistrati dissequestrarono il cantiere. Comunque, però, furono riscontrati piombo e arsenico, e la bonifica resta necessaria. Ovviamente non mancano i disagi per residenti e commercianti, costretti a convivere nei pressi del cantiere. Un bigliettino da visita poco edificante anche per chi da tutta la regione arriva nel capoluogo per assistere agli spettacoli del teatro Carlo Gesualdo.


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