Vantaggi fiscali e snellimento degli iter burocratici: c’è l’Ok per il distretto turistico dell’Alta Irpinia che va ad affiancare il progetto pilota dei 25 comuni coinvolti. Lo ha ufficializzato il ministro della cultura e del Turismo Dario Franceschini, dando così seguito ad un progetto sul quale i comuni dell’area pilota lavorano da tempo. Una sorta di no tax area che consentirà agli operatori turistici e alle imprese che operano nel settore di migliorare l’offerta e di incrementare le strutture di accoglienza in modo da rilanciare il turismo che spesso si scontra con i meandri di una burocrazia poco incoraggiante. Il riconoscimento del distretto turistico, e l’ok del ministro alle agevolazioni previste, vuole essere uno stimolo alla creazione di nuove imprese. E’ proprio sul turismo che si consumerà la sfida dei prossimi anni per rilanciare il tessuto economico dell’altairpinia e creare opportunità di lavoro. Le potenzialità ci sono tutte, il contesto ambientale è già molto apprezzato ma poco conosciuto, il percorso turistico potrà anche aiutare a valorizzare il patrimonio culturale presente in alta Irpinia ma bisogna agire con determinazione e coesione. Di questo sono convinti i 25 sindaci dei comuni inclusi nel distretto ma non sarà certo facile, dice Rosanna Repole sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, perché se da una parte riceviamo, dall’altra continuiamo a subire tagli ai pochi servizi che già esistono. Il primo cittadino santangiolese si riferisce alla stangata sui trasporti. La nascita del distretto turistico è comunque un’opportunità che i sindaci non intendono sprecare. L’Irpinia ha una vocazione turistica sulla quale poter lavorare e costruire una nuova prospettiva di sviluppo.
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