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C'era una volta il campo Coni di Avellino / VIDEO

La manutenzione delle strutture è uno dei problemi cronici di Avellino, sono tanti infatti i luoghi pubblici che versano in condizioni di degrado e abbandono.

Fino a qualche tempo fa però il Campo Coni rappresentava una felice eccezione. Oggi anche la condizione di questa struttura è quanto meno precaria. Alcune aree sono interdette all'accesso per via dei rami pericolanti; chiusi gli spogliatoi, dove da tre mesi manca l'acqua calda; i servizi igienici sono in pessime condizioni; la tribuna è sprovvista di collaudo amministrativo. In pratica è aperta solo la pista di atletica. Fuori uso anche le due tendostrutture, una oggetto di lavori, l'altra inagibile.

L'allarme è stato lanciato più volte sia dal presidente provinciale del Coni, Giuseppe Saviano, che dalla locale sezione della Federazione Nazionale di Atletica leggera: «Il Campo vive nell’oblio dimenticato dalle istituzioni, trattato quasi come se fosse terra di nessuno». Eppure dovrebbe essere una delle sedi delle Universiadi 2019.

Il lavoro da fare è molto. Il comune sta studiando una serie di misure per rilanciare la struttura. Mantenere l'impianto costa, dunque si prevedono tornelli all'ingresso e gettoni per le docce. Il degrado del campo Coni, sostengono a Palazzo di Città, non è solo conseguenza della scarsa manutenzione, ma anche colpa dell'utilizzo sconsiderato di chi lo frequenta. L'anno scorso, secondo il delegato allo sport Geppino Giacobbe, il comune ha pagato 65 mila euro di gas.  Saviano si dice pronto a valutare la proposta di rendere a pagamento l'ingresso e alcuni servizi, prima però la struttura va riqualificata.

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