Un caso che aveva fatto parlare di sé anche a livello nazionale per la peculiarità della vicenda. Castel Baronia, durante le elezioni a sindaco del 26 maggio, si era metaforicamente spaccata in due. Dalle urne ne era uscito un sostanziale pareggio tra il sindaco uscente (poi riconfermato nel ballottaggio di due settimane dopo) Felice Martone e lo sfidante Fabio Montalbetti. Ma la partita, che pareva chiusa dopo il secondo turno del 9 giugno, potrebbe riservare un nuovo colpo di scena. Il 3 dicembre infatti i giudici del Tar di Salerno saranno chiamati a decidere in merito al ricorso presentato da Montalbetti già all’indomani della chiamata al voto del 26 maggio e al contro ricorso presentato dalla maggioranza. Una decisione che potrebbe sovvertire le sorti del voto. Montalbetti, e i suoi candidati contestano una scheda annullata perché l’elettore dopo aver apposto la croce su entrambi i simboli e espresso correttamente la preferenza per uno dei candidati in corsa con la sua lista, aveva provato a cancellare il segno apposto sul simbolo della lista di Martone, provocando un’abrasione sulla scheda. Dal canto suo l’attuale sindaco chiede che gli vengano attribuiti due voti annullati, per il criterio del favor voti e annullate nel contempo tre preferenze al suo avversario perché “le schede presentano dei segni di riconoscimento: dopo il cognome del candidato sono stati apposti un segno più, un segno meno e uno a forma di cuore”. Il 3 dicembre non è quindi da escludere il colpo di scena che annullerebbe di fatto il ballottaggio del 9 giugno. Il sindaco Martone intanto si dice tranquillo e concentrato sulla comunità di Castel Baronia.