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"Cittadini Grottesi, Cittadini Europei", a Carpignano i colori dell'Ue in una panchina simbolo

"Cittadini Grottesi, Cittadini Europei": cita così la scritta in giallo, così come le stelle, a risalto sul blu elettrico, a ricordare che l'Europa c'è e che anche le piccole comunità possono e devono sentirsene parte integrante. Gli splendidi colori della Bandiera Europea approdano a Grottaminarda, nella piazza della frazione Carpignano, proprio davanti all'importante Santuario meta di tanti pellegrinaggi, a ridare luce ad una vecchia panchina. Un'iniziativa di respiro nazionale a cura della Gioventù Federalista Europea Campania, del Movimento Federalista Europeo, in collaborazione con il Progetto Panchine Europee e con il patrocinio del Comune di Grottaminarda. La "Panchina Europea" è stata realizzata e benedetta nella giornata di ieri venerdì 29 ottobre, alla presenza di amministratori, rappresentanti delle associazioni, cittadini e dei Padri Mercedari che animano il Convento.

«Sentirsi cittadini europei – ha detto il Sindaco Angelo Cobino – oggi è più che mai importante perché l'Europa è un'Unione che assorbe e valorizza le tante identità nazionali che abbiamo e quindi dobbiamo rappresentare sempre più questo concetto come valore culturale e di pensiero. Siamo onorati di avere a Grottaminarda, a Carpignano, questo simbolo».A volere fortemente la Panchina Europea a Carpignano suo luogo d'origine il giovane Gabriele Uva, che ha promosso l'iniziativa: «per lanciare un messaggio centrale dirimente sull'importanza dell'Europa, sulla capacità dell'Europa, soprattutto dopo la pandemia, di arrivare anche alle periferie, ai luoghi lontani da Bruxelles. È evidente – ha rimarcato – che una panchina resta pur sempre una panchina e non risolve i problemi quotidiani, ma è un’iniziativa di respiro nazionale ed europeo che dà luce e visibilità alla nostra comunità, lontana e periferica dalle stanze del potere. Eppure dagli investimenti europei e dalla nostra capacità di spenderli, dipenderà il futuro delle nostre terre. Il nostro impegno, in tal senso, sarà ancora più costante».

«La prima Panchina Europea è stata realizzata a Lecco ma imbrattata dopo 24 ore con simboli nazifascisti – ha spiegato la Referente del Progetto Panchine Europee, Debora Striani – è stato un momento sconfortante ma anche di grande ripresa come comunità e come Movimento Federalista Europeo perché da quell'atto vandalico è nata una solidarietà in gran parte delle cittadine italiane per portare questo progetto; un gran senso di comunità proprio come vuole l'Unione Europea che ha quale motto "uniti nella diversità"».«Una panchina – ha aggiunto Alfonso Gallo, Segretario provinciale dei Giovani Federalisti Europei – che è un simbolo per ricordare che anche nelle aree più interne come nella nostra Irpinia, l'Europa è presente, anche se qualche volta non ce ne accorgiamo. Prima della pandemia, che ha dimostrato la forza, l'efficacia e la risoluzione di un'Europa unita, avevamo un po' perso il senso di essere europei. Quindi un'iniziativa per ricordarci che così come ci sentiamo irpini ed italiani possiamo sentirci europei».

«La Panchina Europea nelle grandi città e nei piccoli comuni, a testimonianza che l'essere cittadini europei deve essere un sentire di tutti – ha aggiunto il Segretario regionale dei Giovani Federalisti Europei, Stefano Vetrano – La panchina un gesto semplice che però rappresenta un luogo d'incontro dove si raccontano storie e raccontare la storia degli ideali dell'Unione Europea riteniamo sia fondamentale».

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