Ritorna alla carica il capogruppo di Liberi e Forti Pasqualino Santoro che interviene a pochi giorni dal consiglio comunale sulle motivazioni che lo hanno fatto disertare l’ultima volta il civico consesso. Non so come andrà a finire sabato, siamo in attesa delle decisioni del sindaco che ci saranno comunicate probabilmente in un incontro di maggioranza nelle prossime ore. Ma in questi giorni ho constatato ancora di più che la mia battaglia sull’ufficio tecnico ha un senso. Santoro scende nel particolare ed afferma: «Ci sono decreti del terremoto da liquidare, stati di avanzamento da effettuare di opere importanti quale per esempio il contratto di quartiere ai Martiri, collaudi fermi, concessioni edilizie da firmare, o anche certificati di agibilità, o documentazione banale quale un certificato di destinazione urbanistica», insomma è tutto fermo tuona Santoro. Manca una struttura nell’ufficio tecnico secondo il consigliere che possa risolvere questi problemi. E quindi a prescindere dalla politica o dalla crisi ''ritengo che il sindaco abbia il dovere di definire la struttura tecnica prima che sia troppo tardi''. Santoro dà carta bianca al primo cittadino: «Definisca questa struttura come vuole, buona o cattiva che sia, purché prenda atto che c’è una necessità impellente per il bene della città». Insomma il consigliere di Liberi e Forti detta solo il contenuto, non i nomi. Nel frattempo sabato ci sarà consiglio comunale e si attenderanno non solo le mosse del sindaco Mainiero ma anche di Santoro e Peluso che hanno sollevato una serie di questioni. La politica deve dare risposte chiare ai cittadini su quanto accaduto nelle ultime due settimane. A invocarlo è anche l’opposizione pronta a fare battaglia.