Il tempo per il sindaco Mainiero è quasi scaduto. E con esso anche il tempo delle trattative che si stanno avendo a margine di quelle che saranno le decisioni personali del primo cittadino. Il sindaco avrebbe convocato comunque una riunione di maggioranza per oggi pomeriggio alle 16.30. Sarebbe questo l’ultimo e definitivo passaggio per valutare il da farsi. La partita infatti non è chiusa. Tutti, tranne il primo cittadino che aveva protocollato venti giorni fa le sue dimissioni, sono ancora in sella. La politica è a lavoro per uscire da un vicolo cieco. Si cerca di limare nei vari gruppi soprattutto in quello che fa capo a Santoro e Peluso, coloro i quali hanno chiesto a più riprese la nomina del dirigente dell’ufficio tecnico e del riequilibrio in giunta. Anche se si registra una velata voglia di continuare a portare avanti questa esperienza amministrativa, c’è una condizione da rispettare: ridurre il peso dell’Udc di Pratola. Il braccio di ferro è ancora in atto. Parola d’ordine è rimpasto e ridistribuzione delle deleghe. Ma Mainiero in più occasioni ha fatto capire che a questo gioco non ci sta. I ricatti sono finiti. Chi farà un passo indietro non è dato ancora di sapere. Intanto il vicesindaco Pratola intervenuto ad un convegno promosso dal Rotary ha affermato: «Questa città non può perdere una guida proprio in questo momento, attendiamo fiduciosi le decisioni del sindaco sperando in un suo ritorno». E poi Pratola ha parlato del lavoro che il comune di Ariano ha svolto su Tribunale e Province. Tuttavia sul Tricolle si stanno accendendo i riflettori della politica provinciale. In campo anche i big per sciogliere un nodo molto intricato. La minoranza sta aspettando il colpo di spugna del sindaco per andare al voto, previsto a questo punto a marzo. Intanto la città aspetta quali saranno le decisioni che prenderà il suo sindaco dopo venti giorni di riflessione. Mainiero dovrà protocollare al massimo entro lunedì mattina il ritiro delle dimissioni o lasciare tutto invariato.
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