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Crisi, l'Udc si chiama fuori: ''Esperienza conclusa''. Solo Peluso e Santoro possono salvare Mainiero

Dopo le dimissioni del sindaco Mainiero, politica a lavoro per ricostruire la maggioranza a sostegno del primo cittadino. Occhi puntati sull’Udc e quindi su Bongo e Della Croce, ma il partito sgombra il campo dai dubbi perché conferma la linea dell’opposizione. Il vicesindaco Pratola tuttavia è fiducioso. Intanto domani mattina nuova verifica in consiglio.

Consiglio Ariano

A pochi giorni dalla seduta consiliare in cui il sindaco Mainiero ha rassegnato le dimissioni, capigruppo e segretari di partito sono a lavoro per verificare se ci sono i margini per ricostruire la maggioranza. Da una parte e dell’altra si studiano non solo le posizioni di Peluso e Santoro ma anche quelle dell’Udc, e quindi dei consiglieri Della Croce e Bongo. In molti si sono chiesti quali fossero le motivazioni dell’assenza al consiglio di sabato scorso. C’è chi ha pensato che si trattasse di una scelta voluta per non accelerare una crisi in atto, e quindi contribuire allo sgretolamento totale della compagine del sindaco. I voti di consiglio di Della Croce e Bongo fanno gola a tutti. Ammiccamenti sono arrivati da vertici importanti della maggioranza per poter ricostruire un patto elettorale per salvare Ariano dallo scioglimento del consiglio e quindi dall’arrivo del commissario prefettizio, prima delle elezioni anticipate. Ma a sgombrare il campo da equivoci  è un comunicato dell’Udc firmato dal segretario provinciale Maurizio Petracca, e dai consiglieri Federico Bongo e Antonio Della Croce,  nel quale si legge: «La decisione di Antonio Mainiero di rassegnare le dimissioni rappresenta null’altro che un epilogo prevedibile e comunque tardivo”. E poi si legge nella nota: «Come già detto nel giugno del 2011 quando cioè nella maggioranza che sosteneva il sindaco Mainiero si diedero vita a movimenti di tipo trasformistico, anche adesso l’Unione di Centro agisce in coerenza, rilevando, oggi come allora, che, di fronte al mancato rispetto degli accordi programmatici e della volontà degli elettori, non si può far altro che prendere atto di un’esperienza arrivata al capolinea”. «La sensazione che cogliamo – si legge ancora – è che il sindaco Mainiero abbia deciso di rassegnare le dimissioni non tanto perché ha acquisito consapevolezza del fallimento di un’esperienza quanto perché è crollato dinanzi alla fatica di tenere insieme una maggioranza che non esiste. Tutto questo conferma la nostra indicazione del 2011 e che oggi ci porta a dire come, venuto meno il patto con gli elettori, la prospettiva amministrativa rappresentata da Mainiero sia tramontata”. Il vicesindaco Pratola che sta lavorando insieme al sindaco per ricomporre il puzzle, interpellato sulla questione, è lapidario: «Fatte le valutazioni del momento sono fiducioso». Non rimane che lavorare su Peluso e Santoro ma questi come potranno tornare in maggioranza? Il sindaco dovrà cedere o entrambi dovranno fare un passo indietro. Staremo a vedere. Intanto per mercoledì mattina il presidente del consiglio facente funzioni Giovanni La Vita ha convocato un consiglio comunale per effettuare la surroga di Puopolo e l’elezione del presidente. Un ulteriore banco di prova per la maggioranza chiamata a dare una risposta politica e amministrati vate dell’Imu. 

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