«Bisogna avere fiducia nella coalizione perché se finora è stato fatto qualche passo in avanti, occorre ancora uno sforzo generale per risolvere la crisi». È questo il parere di Ettore Zecchino, consigliere regionale nonché insigne rappresentante dell’assise arianese, che crede in una possibile convergenza di tutti i partiti della maggioranza per superare il momento più critico in assoluto dell’amministrazione targata Mainiero. Questo segnale tangibile per Zecchino «è arrivato con l’elezione del presidente non concretizzata solo per una questione di quorum, ma tutta la compagine, nonostante l’assenza del sindaco, è convenuta ad individuare il candidato alla presidenza nella persona di Gaetano Grasso». Insomma anche se Zecchino intravede uno spiraglio di positività, la risoluzione della crisi appare lontana. Gli unici partiti che continuano a virare dritto per la nomina del dirigente dell’ufficio tecnico e il riequilibrio in giunta sono quelli che fanno capo a Peluso e Santoro. Alchimie politiche a parte, il problema rimane il ridimensionamento dell’Udc storico che ha un solo consigliere ma due assessori, quindi diversamente da altri partiti. Tutti mostrano i muscoli e rievocano il patto stabilito nell’ultimo rimpasto che prevede una distribuzione di deleghe. Sta di fatto che il sindaco dimissionario Mainiero sta riflettendo se gettare la spugna perché impossibilitato ad amministrare con una situazione del genere oppure tentare le ultime carte del mandato elettorale visto che pesano sulla comunità molti problemi tra cui tribunale, sanità, genio civile e rilancio per la realizzazione delle infrastrutture. C’è chi pensa ad una ipotesi di giunta super partes come il consigliere De Pasquale, ma rimane una proposta da vagliare con tutti. Ad invocare il voto in ogni modo ci sono Pd, socialisti, Pdl, ed ex popolari.