Manca poco più di un anno per l’elezioni amministrative di Avellino, ma la corsa alla successione di Galasso è già partita. Per il momento le trattative sono sotterranee. Gli aspiranti primi cittadini, tanti a destra come a sinistra, stanno verificando il terreno.
Chi sicuramente ci proverà è Giovanni D’Ercole, capogruppo del Pdl. Già la scorsa volta il giovane avvocato dovette fare un passo indietro per consentire la candidatura di Massimo Preziosi in quota Udc; c’è da scommettere che ci riproverà e difficilmente si farà da parte all’ultimo minuto. Per D’Ercole, semmai, il problema è un altro: quello di essere alla testa di un gruppo consiliare lacerato dalle faide interne e con una componente, quella di Sorece, pronta a prendere il largo.
Qualcosa si muove anche sotto le insegne dello scudocrociato. Qui i papabili sono tre: Enza Ambrosone, Dino Preziosi e Maurizio Petracca. Resta da capire l’Udc con chi si alleerà. Da questa scelta dipenderanno anche le pedine da mettere in campo.
Si invocano le primarie, invece, in casa Pd. Hanno già fatto sapere che saranno della partita il presidente del Consiglio Comunale, Antonio Gengaro, e il vicesindaco Gianluca Festa. Altri possibili concorrenti sono Leonida Gabrieli, da sempre vicino al sindaco, e Francesco Todisco, vicesegretario provinciale, in rappresentanza della sinistra interna.
Le prossime amministrative della città capoluogo assumono un significato diverso anche alla luce del decreto che ridimensiona fortemente le Province. Ciò significa che il comune di Avellino diventerà il centro più importante della politica irpina. E’ noto come De Mita abbia sempre lasciato nel capoluogo spazio a Mancino per occuparsi di più della Provincia. Bene, questa divisione geografica, politica e di potere, oggi cessa di esistere. Forse va letto anche in questo senso il tentativo di dialogo, nei confronti dell’ex vicepresidente del Csm, avviato dal leader di Nusco.
Nel frattempo, però, in casa Pd si discute sopratutto dell’indicazione del nuovo capogruppo. La riunione è convocata per il 2 febbraio. A prendere il posto del senatore De Luca, sarà, salvo sorprese, il consigliere Stefano La Verde. Si tratta d un ritorno, La Verde è già stato capogruppo per lunga parte della consiliatura prima di dimettersi polemicamente. Sul suo nome pare siano cadute anche le riserve del sindaco. Secondo Galasso, i tempi sono maturi per indicare la guida del gruppo Pd.
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