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Grotta vieta l'ingresso ai lavoratori arianesi: scoppia la polemica, botta e risposta

monumento caduti grottaminarda

''È inaccettabile dover leggere una diffida recapitata anche al comune di Ariano Irpino dal vicino comune di Grottaminarda, nella quale il sindaco Cobino richiede agli esercenti di attività produttive, artigianali e commerciali di vendita al dettaglio, aurorizzate nell'emergenza ed insistenti sul territorio del comune di Grottaminarda, di vietare l'ingresso nei propri locali del personale dipendente proveniente dal territorio del Comune di Ariano Irpino.Un atto, questo, che stride fortemente con la solidarità mostrata dai cittadini di Grotta nei confronti della popolazione arianese, e che colpisce in modo immotivato e indiscriminato noi arianesi''.

Così l'ex sindaco del Tricolle Enrico Franza in merito all'ordinanza del Comune di Grottaminarda che ha scatenato molte reazioni, anche indignate.

''Non è questo il tempo delle polemiche - aggiunge Franza - men che meno dei campanilismi, ma è il tempo della solidarietà e della responsabilità, così come ampiamente dimostrato da parte degli arianesi. Io sono arianese, resto a casa, ma ciò non vuol dire che non possa far sentire forte la nostra voce''.

In merito alla polemica innescata tra Ariano e Grottaminarda interviene la Consigliera Marisa Graziano, Capogruppo del Gallo: "Tutti sanno quanti amici ho tra gli arianesi e quindi quanto io sia legata ad Ariano Irpino ma questo è il momento della responsabilità da parte di tutti specie di chi amministra. Come avrete sentito, nel nucleo industriale di Flumeri il dubbio sulla positività al Coronavirus di alcune persone ha portato alla chiusura di un'azienda per il necessario periodo di quarantena di tutti i lavoratori. Ora, l'ordinanza 17 vieta l'accesso in entrata ed in uscita da Ariano Irpino, ad arianesi e non, dunque il Sindaco di Grottaminarda si è visto obbligato a fare tale diffida ai titolari di attività sul nostro territorio nel rispetto dell'ordinanza  di De Luca, il tutto a garanzia della salute pubblica di grottesi e non. Non siamo contro nessuno né tanto meno contro gli arianesi, ma ci siamo posti una domanda: se si sviluppa un focolaio in un'azienda, si individuano le persone che hanno avuto contatto nella stessa azienda, si pongono in quarantena e si ferma il contagio, ma se il focolaio dovesse arrivare in un supermercato dove il contatto può avvenire con un'intera cittadinanza come si può arginare il contagio? A questa domanda la nostra risposta è stata: prevenire è meglio che curare''.

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