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Il ritorno di Mainiero, l'opposizione attacca: uno scandalo

E fioccano già le reazioni al ritiro delle dimissioni del sindaco. La minoranza grida allo scandalo ritenendo che a Palazzo di Città si sia consumato l’ennesimo accordo per la tutela di alcuni consiglieri. Una beffa per la città. Tutti i gruppi sono pronti a dare battaglia nel prossimo consiglio comunale.

opposizione centrosinistra ariano

È un fiume in piena la minoranza consiliare dopo l’annuncio del ritiro delle dimissioni del sindaco Mainiero. Tutti hanno gridato allo scandalo per quanto accaduto lanciando forti critiche verso il primo cittadino e l’intera maggioranza rea di aver bloccato l’amministrazione per un altro mese, a danno del benessere collettivo. Il consigliere Giovanni la Vita, pur essendo alla guida di un ufficio di garanzia, e astenendosi da un commento politico afferma: «Ritengo che il confronto debba avvenire nella seduta del 23 novembre in consiglio comunale. Ovviamente, il dato che emerge, dal contenuto dei documenti, è sicuramente parziale, perchè non giustifica in alcun caso la crisi che ha preceduto e fatto seguito alle dimissioni del sindaco, nè emergono novità o concessioni da parte del primo cittadino, rispetto alle richieste, da parte di alcune forze politiche di maggioranza. Sarà quindi necessario un approfondimento in cui nessuno debba più nascondersi». Il consigliere comunale del Pd Antonio Ninfadoro: «Noi auspicavamo  le elezioni anticipate, per ristabilire un principio di chiarezza,  ordine  e  rispetto con gli elettori. Se ci rendiamo conto che hanno chiuso un accordo al ribasso dell'ultimo minuto, continueremo a denunciarlo con più forza di prima, perchè in questo momento la città di Ariano, ha bisogno di tutto tranne che di accordini  per sistemare i singoli consiglieri comunali."Anche Ariano in Movimento rappresentata da Giovanni Maraia scende in campo per far sentire il suo dissenso: «Eravamo più che convinti che il Sindaco di Ariano avrebbe ritirato le sue dimissioni ora più  con certi che la sede del Municipio diviene definitivamente il luogo in cui c’è mancanza di decoro e dignità». Il vicesegretario provinciale del Pdl Generoso Cusano che aveva sperato nella disfatta di Caporetto dell’amministrazione Maineiro, ha affermato: «Non è possibile accettare un ritorno dopo 23 giorni di riflessione con motivazioni del genere. Non possiamo consentire l’ennesimo schiaffo alla città di Ariano. I cittadini devono sapere la verità sia delle dimissioni che del ritorno».  Tutti, a prescindere dalla sigle di partito, faranno fronte comune per dare battaglia sia sul piano politico che amministrativo. 
Ma ecco il comunicato delle segreterie cittadine dei partiti del centrosinistra: ''Chiunque abbia immaginato, anche per un solo istante, che il sindaco Mainiero avesse avuto un briciolo di amor proprio, di dignità, di rispetto per la sua città e di rispetto per i suoi cittadini, oggi sarà rimasto certamente deluso. Quell’effimero scatto di orgoglio avuto nell’ultima seduta di consiglio comunale di fronte all’ennesimo ricatto perpetrato da alcuni consiglieri comunali della sua stessa maggioranza, così come lo stesso Mainiero affermò, si concluse con le dimissioni irrevocabili del Sindaco di Ariano, che oggi sono state, per buona pace di tutti, ritirate, annullate. Dopo ventitre (23) inutili e dannose giornate di sofferenze, Mainiero, sulla base di un documento ridicolo, firmato da 11 consiglieri comunali, ritorna ad espletare il mandato di Sindaco della nostra città. Dopo settimane di pellegrinaggio in località Loreto, di personaggi di dubbia qualità morale, così come il sindaco stesso li ha definiti, oggi si è chiusa senza alcuna ombra di dubbio una delle pagine più squallide e vergognose degli ultimi 50 anni della storia della nostra città. Una cricca, questa si, di avventurieri, mestatori, di postulanti, di personaggi che hanno trasformato la politica in una rivendicazione senza fine di privilegi personali, senza mai tener conto alcuno delle gravissime condizioni in cui vive la nostra martoriata città. Posti di lavoro occupati senza alcun merito da moglie e sorelle, parenti ed affini dei consiglieri comunali, senza alcun ritegno e senza alcuna vergogna. Questi sono i signori che dovrebbero salvaguardare l’interesse e le sorti della nostra città. Questi signori hanno richiamato Mainiero affinché risolva i problemi che loro stessi hanno creato, e gli hanno affidato con “incondizionata fiducia” il compito di individuare “un sintetico programma di fine consiliatura, da affidare all’arricchimento delle forze politiche”, che, tradotto, significa che, non solo non hanno un programma, ma che il sindaco sarà in ogni occasione sottoposto al controllo ed al ricatto di quegli stessi che lo avevano costretto alle dimissioni. A questo punto ci si chiede ancora a quali luminari il sindaco intende affidare l’incaricato di gestire il futuro amministrativo. Pensa ancora di affidarsi ai vari Pratola, D’Amato, Li Pizzi, Leone, Peluso che hanno portato, sotto la sua regia, la città nella miserevole
condizione in cui versa. La crisi non si è conclusa. Continueranno a trascinaci senza entusiasmo e privi di idee ancora per qualche mese, pur di mantenere in piedi la baracca e tirare a campare fino a marzo, ovvero fino alle prossime elezioni politiche che tanto interessano alla famiglia Zecchino''.
I segretari cittadini:
Domenico Carchia (PD Ariano I.) Pasquale Moscatelli (PSI Ariano I.) Aldo Perna (SEL Ariano I.) Giovanni Maraia (Ariano in movimento)

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