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L'anno nero della politica arianese: la rinascita passa per le amministrative. Forse

È un bilancio in negativo quello del 2013 per la politica arianese. Vari i colpi di scena che si sono conclusi con lo scioglimento anticipato del consiglio comunale a seguito di problemi mai risolti del tutto. Nel 2014 però si tornerà al voto per dare alla città una nuova classe dirigente.

comune Ariano

È stato un anno molto convulso per la politica arianese, fatto di colpi di scena e tatticismi  che si sono conclusi con lo scioglimento anticipato dell’amministrazione Mainiero a seguito delle dimissioni di 11 consiglieri comunali sottoscritte in uno studio notarile. I problemi per la cronaca del 2013 sono cominciati già nei primi giorni dell’anno quando l’ex sindaco ha dovuto ricomporre per l’ennesima volta i cocci di un vaso di terracotta già andato in frantumi diverse volte. Riavviata l’amministrazione con una maggioranza risicata dopo il ritiro delle sue dimissioni il primo cittadino si è trovato ad affrontare questioni di grande importanza quale la soppressione del Tribunale e il ridimensionamento dell’ospedale. Nel frattempo la sua giunta ha cercato di sbloccare lavori fermi al palo e mai avviati, rimpiazzare i dirigenti dell’ufficio tecnico,  e seguire l’ordinario amministrativo. La maggioranza però è andata in fibrillazione davanti ad ogni tentativo di poter avviare nel bene o nel male qualche provvedimento, restando bloccata nelle sue sabbie mobili. I primi scricchiolii politici dell’anno sono arrivati nel momento in cui l’ex sindaco Mainiero ha ufficializzato il passaggio a “Scelta civica con Monti” prima della campagna elettorale per il rinnovo dei rami del parlamento. Il gruppo del sindaco è finito nel mirino dell’opposizione che ha chiesto chiarimenti. Il segno di cedimento più forte è arrivato il 31 maggio, giorno in cui il presidente del consiglio comunale Gaetano Grasso ha presentato le dimissioni irrevocabili sul suo tavolo. La carica di presidente del consiglio comunale non è stata mai più sostituita perché la maggioranza si è cominciata a spaccare in due per avere lo scranno più alto del consiglio. La compagnie di Mainiero è andata ancora più in crisi quando è entrato in consiglio il sindacalista Giovanni Cicchella al posto del dimissionario Gaetano Grasso, questo perché Cicchella ha dichiarato di essere indipendente e di dare un appoggio esterno e condizionato ai provvedimenti che venivano proposti di volta in volta. La fumata nera del 3 luglio per il rinnovo del presidente del consiglio è il prologo di una estate diventata poi incandescente. La doccia fredda per Mainiero e suoi arriva l’8 agosto: 11 consiglieri comunali hanno presentato la sfiducia al sindaco motivandola con la seguente dicitura: perdita di autorevolezza, ormai conclamata, in cui è precipitata la nostra comunità a causa  dello stato di isolamento politico e istituzionale concretizzatosi per responsabilità del sindaco stesso. Non si fa attendere dopo cinque giorni la contromossa di Mainiero il quale ritira le deleghe all'assessore Carmine Peluso che aveva certamente ufficializzato la sua adesione al Partito Democratico nell'area Letta, ma il problema era legato alla sottoscrizione della sfiducia del consigliere Mario Manganiello. L’epilogo arriva il 9 settembre quando terminata la seduta di consiglio comunale, senza la possibilità di discutere la sfiducia presentata nei confronti di Mainiero per via della mancanza del numero legale (forse un escamotage della maggioranza), gli 11 che volevano la testa del sindaco non hanno desistito: in tarda serata hanno posto fine all’amministrazione firmando le proprie dimissioni in uno studio notarile. Il giorno dopo viene avviato l’iter per il commissariamento dell’ente. Il resto è storia di oggi, un presente che cerca di disegnare un nuovo quadro politico. Saranno però gli elettori nella prossima primavera a scegliere la nuova classe dirigente della città di Ariano. 
È un bilancio in negativo quello del 2013 per la politica arianese. Vari i colpi di scena che si sono conclusi con lo scioglimento anticipato del consiglio comunale a seguito di problemi mai risolti del tutto. Nel 2014 però si tornerà al voto per dare alla città una nuova classe dirigente. Il servizio… 

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