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Neuropsichiatria infantile: mancano le figure necessarie per la riapertura del servizio

Neuropsichiatria Ariano

La causa del ritardo nella riapertura del servizio di Neuropsichiatria infantile ad Ariano Irpino, sarebbe la mancanza di personale. Oltre al responsabile, il professor Giannetti, sono state richieste altre figure necessarie per il servizio: due medici specialisti, uno psicologo, un assistente sociale e un sociologo con le altre strutture del territorio e collabori alla costituzione della Unità Multidisciplinare, due infermieri e una vigilatrice d’infanzia. Queste informazioni sono state fornite all’incontro di stamane fra il comitato di tutela e alcuni genitori. Il 14 settembre si è chiesto un confronto con il manager Sergio Florio. Si attende l’assegnazione del personale. Questo il motivo che sarebbe alla base del mancato avvio del servizio di Neuropsichiatria Infantile. È la spiegazione ottenuta dal Comitato di Tutela e da alcuni genitori che hanno incontrato il responsabile dell’unità il dottor Luigi Maria Giannetti. Quest’ultimo ha inviato diverse note al direttore generale dell’Asl, Sergio Florio, al Risk Manager Lorenzo Labate, al direttore sanitario del Sant’Ottone Frangipane Oto Savino e al direttore dell’Ufficio Personale dell’Asl Giannattasio, dal 28 di giugno fino alla più recente datata proprio 6 settembre. Ebbene, in queste lettere si comunica che “al fine di riorganizzare l’attività di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza è indispensabile l’immediata attribuzione di personale dedicato, e cioè due medici specialisti in neuropsichiatria o in una branca medica affine, uno psicologo specializzato in psicoterapia e in testistica, un assistente sociale e un sociologo che svolgano funzioni di integrazione e interconnessione con le altre strutture del territorio e collabori alla costituzione della Unità Multidisciplinare, due infermieri e una vigilatrice d’infanzia. Senza questo personale non è possibile svolgere un’idonea attività”. Nell’attendere la risposta dell’Azienda Sanitaria avellinese, nel presidio ospedaliero di via Maddalena è già stato predisposto una sorta di reparto, dove in precedenza era allocata ortopedia. Cinque ampie stanze che darebbero la possibilità di gestire le attività nel migliore dei modi. Il Comitato avendo degli elementi in più per comprendere il ritardo, attende ora l’incontro ufficiale con il manager Sergio Florio previsto per il prossimo 14 settembre. Occasione in cui sarà presentata anche la raccolta firme che conta già ben 600 persone a favore del ripristino del servizio sanitario per i bambini.

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