Investe a pieno anche il partito democratico di Ariano la scissione nazionale che riapre vecchie ferite anche a livello locale. Nel novero degli scissionisti del Pd arianese ci sarebbero il consigliere comunale Giovanni La Vita ed Antonio Ninfadoro, membro della dirigenza provinciale. Entrambi avrebbero colto la palla al balzo della scissione di cui ne condividono le idee di fondo per allontanarsi dal gruppo di Michele Caso, Carmine Grasso e Alessandro Ciasullo. Forti sono state nel passato le diatribe interne per l’individuazione del capogruppo consiliare, per cui poi Michele Caso ha avuto la meglio. Ma la questione parte da lontano perché l’asse La Vita – Ninfadoro, al ballottaggio delle recenti elezioni amministrative, aveva giù scelto di non appoggiare la candidatura a sindaco di Michele Caso, decretandone di fatto la sconfitta. Oggi, dopo un periodo di convivenza sotto l’unica casa del Pd, con mal di pancia e non solo, e con un vento di scissione molto forte, la storia si ripete anche ad Ariano. Sarà fondamentale capire se entrambi hanno rinnovato la tessera di partito, la cui adesione si chiude ufficialmente questa sera e se La Vita e Ninfadoro, o quantomeno uno di loro, prenderanno parte alla 1° assemblea del Movimento Democratici e Progressisti che si terrà alle ore 16.30 presso il centro sociale "Samantha Della Porta" di Avellino per certificarne il passaggio definitivo. Indiscrezioni parlano della presenza di Todisco, dirigente provinciale avellinese molto vicino a Ninfadoro.