Revocata con effetto immediato l’ordinanza commissariale che vietava di utilizzare i pozzi di località Chiusa a Montoro. Nelle scorse settimana c’è stato il taglio del nastro proprio per la riapertura dei pozzi alla frazione Aterrana. I filtri a carboni attivi nei serbatoi hanno permesso di mettere fine all’emergenza tetracloetilene cominciata sei anni fa. Da allora, l’alto calore, gestore delle rete idrica, non ha potuto prelevare l’acqua per alimentare i serbatoi di adduzione della rete idrica comunale. Dalle analisi dell’Arpac, risultarono parametri chimici superiori alla norma. Adesso la storia è cambiata e le ultime analisi sono tutte conformi alla normativa. Si attendevano infatti i risultati dei laboratori per mettere in rete l’acqua dei pozzi di Chiusa. Il comune di Montoro è ora autosufficiente. Può contare su una sua sorgente e non sarà più necessario prelevare acqua da Cassano. E questo può essere un vantaggio per tutta la comunità irpina, risolvendo diversi problemi legati all’emergenza idrica. Il filtraggio dell’acqua avviene attraverso i carboni attivi e ci sono a disposizione 60 litri di acqua al secondo. La messa a nuovo dei pozzi di località Terrana è stato un grosso investimento che ammonta a circa seicentomila euro. E’ stata un’impresa importante, frutto anche di sinergia istituzionale. Da ora in poi, l’alto calore assicurerà con continuità la conformità delle acque immesse in rete attraverso analisi continue  e comunicando al comune guidato da Giaquinto gli esami di laboratorio.