La provincia di Avellino non supera al meglio la prova raccolta differenziata. Non primeggia infatti nella speciale classifica di Legambiente sui comuni “ricloni”. Nessun comune irpino compare tra i migliori.  Premiato solo Montoro Superiore per la raccolta di carta e cartone. Solo 15 paesi tra cui Bonito, Fontanarosa, Frigento e Pratola Serra hanno compilato il questionario necessario a valutare la prestazione ambientale, l’indice che stabilisce la graduatoria finale. Sono comuni “ricicloni” quelli che hanno raggiunto la percentuale del 65%. La provincia beneventana batte di gran lunga quella avellinese in tema di rifiuti. Nella classifica generale dell’XI edizione di Comuni ricicloni, Paolisi si piazza al quarto posto su 206 comuni che hanno risposto al questionario. Menzione speciale a Sant’Agata dei Goti per la convincente attività di start up. La maglia nera va a Casalduni, a Giugliano e a Quagliano. E’ la provincia di Salerno a salire sul podio. Casal Velino, che conta più di 5 mila abitanti, è il comune “riciclone” 2013. Per i capoluoghi di provincia, Salerno con il 69% di differenziata, è seguita da Benevento con il 65. Medaglia di bronzo per Avellino: qui la differenziata si ferma al 56%. Caserta e Napoli chiudono la classifica. Il capoluogo campano raggiunge solo il 21%. In Campania ci sono in tutto 67 comuni ricicloni, ma diventano 124 se si considera la quota del 55% di differenziata raggiunta nel 2012. Riguardo agli impianti necessari per una corretta gestione dei rifiuti, la situazione è uguale a quella segnalata da Legambiente nella precedente edizione: c’è ancora molto da fare. Sono solo tre gli impianti di compostaggio funzionanti e la capacità delle poche discariche operative tra cui quella di Savignano ferma però da mesi in attesa della realizzazione della quarta vasca, è agli sgoccioli. Ma oltre ad una Campania messa in ginocchio dai rifiuti, come testimonia il riconoscimento di Legambiente ne esiste una “riclona”, che si consolida in quantità e qualità.